Le rivolte dei detenuti....

Garanzie e diritti per il sistema penale, sono parole sempre piu' desuete negli scenari securitari.

Negli Usa esiste il rapporto piu' alto nel mondo tra detenuti e popolazione, la stragrande maggioranza di uomini e donne dietro le sbarre appartengono alle minoranze etniche, alla emarginazione sociale.

In Italia numerosi detenuti potrebbero stare a casa agli arresti domiciliari o usufruire di altre misure alternative al carcere per la lievità della pena.

Sovraffollamento e scarse condizioni igieniche sono motivi sufficienti per temere che siano proprio le carceri italiani un incubatore del virus, se poi aggiungiamo le norme che tagliano ogni collegamento con l'esterno possiamo pensare ad una bomba ad orologeria destinata ad esplodere quanto prima.

Molti istituti di pena non hanno neppure un numero sufficiente di apparecchi telefonici per consentire le telefonate a casa, parlare poi di dirette skipe è pura fantascienza, la paura di non potere avere piu' contatti, per mesi , con i familiari, è la causa scatenante delle rivolte carcerarie delle ultime ore.

Eppure alcune soluzioni sarebbero già possibili e praticabili proprio come scritto dalla Associazione Antigone: consentire misure alternative al carcere per chi è a fine pena, stabilire che i dieci minuti alla settimana di telefonata ai familiari diventino almeno 70, avvengano con cadenza giornaliera, prevedere un'opera di sanificazione straordinaria degli istituti di pena ma soprattutto misure alternative al carcere per i piccoli reati perchè il sovraffollamento rappresenta uno dei principali problemi del sistema carcerario. 

E ricordiamolo : il carcere non dovrebbe essere solo punizione , basta rileggere l'art 27 della Costituzione  per il quale  trattamenti umani e rieducazioni dovrebbero essere parti fondanti del sistema di pena, l'esatto contrario di quanto avviene oggi con istituti di pena al collasso e condizioni di vita, per detenuti e guardie, precarie e ben poco umane.   PS.il numero dei morti nella rivolta carceraria aumenta e le circostanze sono tutt'altro che chiare.

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