Dal capitalismo della sorveglianza al credito sociale: quale libertà per i cittadini e le cittadine? A proposito di G20 e del Foglio verde

 Da almeno due anni denunciamo i nuovi scenari del capitalismo legati alla sorveglianza e al business legato all'immagazzinamento e al controllo di dati da parte di multinazionali e società per azioni che dalla loro vendita e gestione traggono un notevole vantaggio economico.

Ma il capitalismo della sorveglianza è anche sinonimo di sfruttamento di dati e conoscenze, una incredibile e capillare catalogazione finalizzata al controllo dell'individuo e delle masse a fini di speculazioni economiche e finanziarie.

Monitoraggio e predizione dei comportamenti umani non sono fantascienza ma strumenti di controllo e di manipolazione già esistenti che nei due anni pandemici hanno raggiunto una potenza di fuoco ad oggi sconosciuta.

Droni, telecamere e riconoscimento facciale, la democrazia è a rischio perchè la nostra privacy sta diventando una merce per favorire nuovi sistemi di controllo e di speculazione per comprimere e compromettere diritti di espressione, di riunione, di associazione e perfino la stessa tutela dei dati personali.

Allo stesso tempo si va rafforzando, in Cina ma non solo,  il sistema di credito sociale, ad ogni cittadino viene assegnato un punteggio  sulla base di informazioni governative riguardanti la condizione economica e sociale di ogni singolo cittadino, altra espressione del capitalismo della  sorveglianza che si basa su  moderne tecnologie di analisi dei big data. E il credito sociale diventa uno strumento di controllo anche per favorire alcune imprese ma rappresenta un sistema di controllo dei cittadini, delle loro abitudini, delle loro idee, per valutare il cittadino in base ai crediti, ai debiti, alle attitudini sociali.

Non siamo apocalittici ma integrati in un sistema che vogliamo contestare laddove lede i diritti sociali , individuali e collettivi.

Il prossimi fine settimana, 30 e 31 Ottobre, si terrà a Roma il G20  che raccoglierà i leaders dei paesi piu' potenti del mondo.

Tra i temi del G20 c'è anche la gestione della pandemia e in alcuni paesi come l'Italia è stato adottato lo strumento divisorio e anticostituzionale del green pass per accedere ai posti di lavoro.

Al contempo non si investe nella medicina di base, preventiva e del lavoro, i prossimi anni prevedono a livello Ue la contrazione delle spese per la sanità che già soffre per le mancate assunzioni , per la precarizzazione dei rapporti di lavoro.

Il prossimo fine settimana sarà l'occasione per denunciare non solo il Green pass ma le sue strette connessioni con le libertà individuali e collettive, con i processi di ristrutturazione capitalista, con la sanità pubblica sotto attacco anche ad opera di sindacati cosiddetti rappresentativi che scambiano parti del salario con previdenza e sanità integrativa. 

A quanti ritengono il Foglio verde una necessità per la salute pubblica ricordiamo che per combattere la pandemia servono ben altri strumenti che non siano la limitazione delle libertà collettive, sindacali, sociali e individuali, serve una sanità pubblica non asservita alle logiche di contrazione dei costi, urgono investimenti per il sociale e una ricerca non asservita ai centri di potere  e alle speculazioni finanziarie.

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