La nostra salute non puo' attendere. gli autoferrotranvieri dimenticati

La nostra salute non puo' attendere le decisioni delle aziende del Tpl e delle Regioni, la salute è uno dei pochi beni preziosi per il quale valga la pena vivere e combattere.

Da giorni chiediamo attenzione alla salute e sicurezza degli autoferrotranvieri, categoria che nell'arco di pochi anni ha visto deteriorarsi le condizioni di vita e lavorative tra orari aumentati, stress da lavoro correlato fuori controllo, patologie e malattie in aumento.

Perfino in tempi di contagio l'attenzione verso i tranvieri è stata a dir poco carente, chiedevamo di chiudere le cabine di guida, sospendere la vendita a bordo dei biglietti, la riduzione degli orari di guida, la sanificazione e igienizzazione dei mezzi e dei luoghi di lavoro, ebbene gran parte di queste richieste è caduta nel dimenticatoio.

Eppure la tutela della salute dei lavoratori  dovrebbe essere un obbligo ben preciso del datore di lavoro, allora ridurre ai minimi termini i fattori di rischio dovrebbe essere nell'interesse dell'azienda oltre che dei lavoratori. 

Ma invece?

Le cabine sono ancora aperte e gran parte delle nostre richieste non ascoltate nonostante  l'art. 4 ,comma 3 del protocollo d'intesa sulla sicurezza covid-19 sui luoghi di lavoro preveda la sanificazione dei mezzi e dei luoghi di lavoro tra un turno e l'altro, una vettura è idonea se adeguatamente sanificata mettendo in condizione tutti gli addetti alle pulizie di operare con la massima sicurezza.

La salute degli autisti e del personale autoferrotranviere a chi sta a cuore? Sicuramente a noi lavoratori e lavoratrici che non abbassiamo la testa e continuiamo a chiedere interventi reali a tutela della sicurezza nostra e dei cittadini, mezzi sicuri, moderni ed efficienti, misure di sanificazione adeguate e non a risparmio, la chiusura delle cabine di guida.

Sindacato Generale di Base Trasporti Toscana

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