Non raccontateci che le basi militari rilanciano l'occupazione
SINDACATO GENERALE DI BASE TOSCANA
DELEGATI E LAVORATORI INDIPENDENTI
DELEGATI E LAVORATORI INDIPENDENTI
Siamo sinceramente basiti dalla accusa di disonestà
intellettuale lanciata dall'amministrazione comunale di pisa contro i consiglieri e gli
aderenti alla campagna contro la militarizzazione del territorio di
Pisa e Livorno.
La
nostra impressione, da cittadini\e,lavoratori e lavoratrici è che in
consiglio comunale la
maggioranza del Pd (lista civica, riformista e articolo 1) abbia
recitato, e neanche bene, un copione già scritto per rivendicare una
falsa immagine pacifista e di tutela del territorio.
Dall'aprile
2016 l' amministrazione comunale di Pisa e quella regionale erano
informati ma per 14 mesi non hanno detto una parola al consiglio
comunale e ai cittadini sul potenziamento della base militare.
Potevano
farlo ma scientemente hanno taciuto. Per loro informare i cittadini è
decisamente un optional e lo abbiamo puntualmente verificato su tante
altre questioni
In
consiglio comunale la maggioranza ha provato a dimostrare l'indimostrabile ossia che non
sarebbe in atto il potenziamento della base, anzi saremmo di fronte ad
un ridimensionamento.
Collegare camp darby al porto di Livorno
via Navicelli e via ferrovia all'aeroporto militare di Pisa non è forse
un potenziamento, anzi un salto di qualità che renderà possibile il
trasporto di ingenti quantità di armi e di supporti logistici per le
guerre Usa?
E che dire poi delle navi Usa private che da Livorno stanno già battendo le tratte verso le aree di guerra per rifornire le truppe di armi e dei supporti logistici?
E che dire poi delle navi Usa private che da Livorno stanno già battendo le tratte verso le aree di guerra per rifornire le truppe di armi e dei supporti logistici?
E
per occultare il tutto magari
restituiranno una porzione inutile della base, tanto il loro obiettivo
lo avranno ottenuto ossia disporre del nostro territorio a loro
piacimento e per favorire le guerre. Anche il trasferimento di una
caserma dell'esercito italiano in una area oggi occupata dalla base
militare Usa sarebbe funzionale ad un disegno strategico, quello di
avere un'area di addestramento lontana da occhi indiscreti per truppe
speciali destinate a zone di guerre, per quelle che vengono
eufemisticamente definite missioni internazionali di pace
L'amministrazione
comunale avrebbe potuto e dovuto prendere posizione contro la ferrovia che collegherà la base Usa all'areoporto militare,
contro la devastazione della pineta e l'abbattimento delle 1000 piante
previste, avrebbe potuto scegliere di non compiacere i disegni militari
prendendo almeno una posizione coerente con quella assunta quasi 10 anni
fa quando il consiglio comunale voto' per la riconversione della base
di camp darby a fini non di guerra.
In questi anni abbiamo perso a Pisa migliaia di posti di lavoro, la nuova occupazione è all'insegna del lavoro gratuito e della precarietà, eppure si continua ad asserire che le basi militari sono anche utili a rilanciare l'occupazione, anzi chi contesta la militarizzazione del territorio sarebbe anche nemico dei lavoratori.
Tanti posti di lavoro si potrebbero creare gestendo la macchia mediterranea ad uso ricreativo, naturalistico e anche per attività sociali, macchia che viene invece abbandonata con pinete ridotte a discariche.
A pochi chilometri c'è il mare ma rispetto a 20 anni fa è rimasta solo una spiaggia comunale, tutti gli spazi sono stati concessi a uso privato e speculativo, questa è la filosofia occupazionale del Pd e dei suoi alleati. Per questi motivi la campagna contro la militarizzazione del territorio va sostenuta e potenziata
E allo stesso tempo ricordare che le spese militari in continuo aumento tagliano fondi alla istruzione, al lavoro, alla manutenzione del territorio e alla sanità, rappresentano un salasso per sostenere il quale ci saranno tagli allo stato sociale già ridotto ai minimi termini
In questi anni abbiamo perso a Pisa migliaia di posti di lavoro, la nuova occupazione è all'insegna del lavoro gratuito e della precarietà, eppure si continua ad asserire che le basi militari sono anche utili a rilanciare l'occupazione, anzi chi contesta la militarizzazione del territorio sarebbe anche nemico dei lavoratori.
Tanti posti di lavoro si potrebbero creare gestendo la macchia mediterranea ad uso ricreativo, naturalistico e anche per attività sociali, macchia che viene invece abbandonata con pinete ridotte a discariche.
A pochi chilometri c'è il mare ma rispetto a 20 anni fa è rimasta solo una spiaggia comunale, tutti gli spazi sono stati concessi a uso privato e speculativo, questa è la filosofia occupazionale del Pd e dei suoi alleati. Per questi motivi la campagna contro la militarizzazione del territorio va sostenuta e potenziata
E allo stesso tempo ricordare che le spese militari in continuo aumento tagliano fondi alla istruzione, al lavoro, alla manutenzione del territorio e alla sanità, rappresentano un salasso per sostenere il quale ci saranno tagli allo stato sociale già ridotto ai minimi termini
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