Ha destato proteste la prima edizione del Defence Summit, tenutosi, dopo un precedente rinvio, lo scorso 4 dicembre e frutto di vaste collaborazioni che vedono coinvolti dal Sole 24 Ore all'Istituto Affari Internazionali, dal Centro alti studi della difesa fino al Sottosegretario alla Difesa Rauti in quota FdI.
Da questo summit apprendiamo intanto che:
- entro febbraio verrà portato in Parlamento il piano di riorganizzazione della difesa
- il riferimento di questa riorganizzazione sarà il documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2025-2027 e da poco approvato
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L’industria è quindi chiamata a fare la propria parte. Anche rispetto ai nuovi fronti di sfida, come quello relativo ai conflitti ibridi dove gioca un ruolo di primo piano Elt Group che ha, l’ha detto la ceo e coo dell’azienda, Domitilla Benigni, «oltre 70 anni di vita e grande esperienza nella difesa elettronica e nel cyber». Mentre sullo sviluppo «di tecnologie e soluzioni innovative per i sistemi di propulsione di nuova generazione» si muove Avio Aero, come ha ribadito Pierfederico Scarpa, Strategy, Marketing and Sales vice president del gruppo.
Pubblico e privato devono, dunque, camminare insieme. Perché questo tipo di sinergia si è rivelata vincente, anche rispetto a un altro tassello: quello della difesa come promotrice dell’Italia nel mondo, declinato attraverso il tour mondiale della nave Amerigo Vespucci che, come ha detto Luca Andreoli, ad di Difesa Servizi, che ha prodotto il progetto, «ha garantito ulteriore valore al valore già straordinario della difesa italiana».
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