Stabilizzazione o beffa dei dei precari ?




Le Pubbliche amministrazioni vogliono superare il precariato senza cui da 20 anni non avrebbe erogato servizi? A noi pare di no, al contrario si annuncia la guerra tra poveri per accaparrarsi i pochi posti disponibili

Ma andiamo con ordine

I numeri

Chi ha censito i precari? Non esiste alcun censimento, la cifra dei 50 mila da stabilizzare nel triennio 2018\20 è uscita dai conti della Ragioneria dello Stato in base alla sostenibilità economica delle assunzioni. I precari sono molti di piu', le Rsu non hanno chiesto censimenti e monitoraggi, migliaia sono i lavoratori e le lavoratrici fermate prima del raggiungimento dei 36 mesi di anzianità, in sanità al contrario sono innumerevoli i casi dei contratti reiterati per 4\6 anni.

Si gioca sui numeri come quando parlano di concorsone per 500 mila nuove assunzioni. In 15 anni i posti di lavoro perduti sono quasi 500 mila e quasi atrettanti si perderanno da qui a 4\5 anni con la gobba demografica e i pensionamenti, quindi le assunzioni dovrebbero essere almeno il doppio.

Ma cosa dice la Legge?
Al fine di superare il precariato, ridurre il ricorso ai contratti a termine e valorizzare la professionalità acquisita dal personale con rapporto di lavoro a tempo determinato, possono, nel triennio 2018-2020, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni e con l’indicazione della relativa copertura finanziaria, assumere a tempo indeterminato personale non dirigenziale

Fonte: https://www.lavoroediritti.com/pubblico-impiego/stabilizzazione-dei-precari-della-pa-riforma-madia#ixzz4uHQFVLID

Cerchiamo allora di fare chiarezza?

La legge Madia ha soppresso le dotazioni organiche quindi le assunzioni saranno non piu' per coprire le carenze effettive, gli enti potranno intervenire annualmente per assumere chi vogliono. Restano poi tutti i vincoli finanziari in materia di spesa del personale,

Vediamo intanto cosa dice la Legge Madia , chi ha teorico diritto alla stabilizzazione?


Chi risulti in servizio dopo la entrata in vigore della legge delega n. 124/2015 (ossia 28.08.2015) con contratti a tempo determinato presso l’amministrazione che procede all’assunzione;
chi ha un contratto a tempo determinato, con profilo professionale e mansioni svolte pressochè identiche, con procedure concorsuali anche espletate presso amministrazioni pubbliche diverse da quella che procede all’assunzione;
chi abbia maturato, al 31 dicembre 2017, alle dipendenze dell’amministrazione che procede all’assunzione almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni.

Fin qui sembrebbe automatica la stabilizzazione dei precari anche se c'è da aspettarsi l'uscita di qualche decreto attuativo o circolare a complicare le cose.

Poi c'è un'altra possibilità per la stabilizzazione che suona come una autentica beffa per i precari, ossia la riserva del 50% dei posti nelle future assunzioni per chi ha al 31\12\2017 tre anni (sugli ultimi 8) di contratto a tempo determinato o collaborazione nella Pa. Pensiamo alle migliaia di precari\e che da anni sono impiegati stabilimente costrette ad un concorso quando hanno già superato selezioni e maturato sul campo esperienza mettendo in luce doti professionalità e competenze acquisite. E altra beffa le assunzioni saranno possibili solo se in linea con i tetti di spesa in materia di personale

Alla luce di queste considerazioni sorgono spontanee alcune riflessioni

. le rsu devono assumersi la responsabilità di sostenere le assunzioni di personale anche se queste non sono materie oggetto i contrattazione (ringraziamo cgil cisl uil). Diamo vita a comitati per la stabilizzazione dei precari e interveniamo direttamente sulla gestione dei servizi e del personale. Su questi percorsi misureremo la disponibilità reale di sostenere le istanze dei precari e non limitarsi a chiacchere, a generici impegni che veranno in gran parte disattesi.
- portiamo alla luce tutti i casi nei quali sono stati fermati contratti prima del raggiungimento dei 36 mesi, una vergogna diffusa e praticata su input politico. Anche un singolo delegato rsu dovrebbe chiedere una ricognizione di tutti i rapporti precari all'interno del proprio Ente.
- diamo priorità alle stabilizzazioni dei precari per i prossimi piani triennali di personale, un obiettivo sindacale e politico consapevoli che senza rimuovere i tetti di spesa in materia di personale le assunzioni saranno ben poche e tali da lasciare fuori gran parte dei lavoratori\trici interessati

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