ANCORA MORTI SUL LAVORO IN TOSCANA
Sindcato di base Cub Pisa
Ancora morti sul lavoro
Ancora un morto sul lavoro , a Ghizzano dopo quello avvenuto in una azienda di Pietrasanta dove un operaio è stato travolto e
ucciso da lastre di marmo, l'ennesima vittima dopo le morti nelle cave
di Massa e Carrara, una lunga scia di sangue che sembra inarrestabile
come dimostrano i dati relativi a infortuni e morti sul lavoro in
continua crescita. MOrti in ogni settore, dall'agricoltura alla industria, nessun settore è escluso dalla piaga delle morti sul lavoro
Siamo sempre piu' convinti che non
bastino solo gli scioperi convocati dopo infortuni e morti, sono un segnale
importante di rifiuto delle condizioni in cui operano tanti lavoratori e
lavoratrici ma finiscono con l'essere interventi sporadici che non intervengono nelle condizioni materiali in cui operiamo.
Non sono piu' sufficienti gli appelli
e il cordoglio delle istituzioni, se avessero a cuore la nostra salute e
sicurezza inserirebbero nel Testo unico sulla sicurezza norme severe a
punire le inadempienze in materia di salute e sicurezza, l'esatto
contrario di quanto è invece avvenuto negli ultimi lustri.
Il presidente della Regione Toscana
dice che far finire le morti sul lavoro è un imperativo categorico ma in
Toscana aumentano invece gli infortuni e si tace , da troppe parti,
sulle condizioni materiali in cui si lavora in molti distretti
industriali, Prato e Carrara in primis.
Infortuni e morti non sono solo il
prodotto del mancato rispetto di norme ma il risultato delle condizioni
disumane e di mero sfruttamento a cui siamo soggetti con carichi
lavorativi in costante aumento e la drammatica situazione di
ricattabilità della forza lavoro operante in tante cooperative e
aziende.
Non basta invocare piu' ispettori addetti al controllo quando il loro potere è ridotto all'osso, quando le ragioni del profitto prevalgono sulla vita umana e sul rispetto della dignità contrattuale e lavorativa
La Toscana non è una oasi felice come dimostrano gi aumenti delle malattie professionali e degli infortuni sul lavoro. Una situazione inaccettabile
AD OGGI, 13 SETTEMBRE, SONO QUASI 500 I MORTI SUL LAVORO NELL'ANNO CORRENTE
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