La guerra c'è..... e anche la disaffezione collettiva alla vita politica
Dati e previsioni economiche non ammettono dubbi sul prossimo aumento dei tassi di interesse, sulla contrazione della crescita e del Pil.
Non ci aiuteranno alcune ricette o i classici meccanicismi, figli di quella cultura neoliberista che porta alle classiche soluzioni ossia al contenimento della dinamica salariale, alla riduzione del potere di acquisto, alla riduzione delle tasse a unico vantaggio dei redditi elevati.
Il dato incontrovertibile è dato dalla crisi della Ue, dalla sua stessa marginalizzazione tra difficile reperimento delle risorse energetiche se non a prezzi quasi insostenibili, l'aumento delle spese militari, le difficoltà derivanti dal Covid e l'arrivo delle sanzioni derivanti dalla guerra.
L'offensiva monetaria della Cina rispetto agli Usa è un fattore di grande preoccupazione per Biden, da qui le iniziative a favore di Taiwan.
La situazione è complicata e la instabilità economica produce quella politica
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