Miseria salariale e crescenti disparità di trattamento questi sono i problemi della Pubblica amministrazione

«Come presidente del Cnel, organo di rilievo costituzionale chiamato a dare voce e rappresentare le parti sociali, non voglio in alcun modo che dall’applicazione legittima di una giusta sentenza della Corte Costituzionale derivino strumentalizzazioni in grado di danneggiare la credibilità dell’istituzione che presiedo e, di riflesso, condizionare negativamente il dibattito politico e l’azione del Governo. Per queste ragioni provvederò a revocare con effetto immediato la decisione assunta in Ufficio di Presidenza, relativa al recepimento».

 

Brunetta fa marcia, non gli aumenteranno lo stipendio in virtù per altro di una Sentenza della Corte Costituzionale che abroga il tetto massimo dei 240 mila euro all'anno per i dirigenti pubblici (nel frattempo portato a 255 Mila).
 Viene da pensare che la rivalutazione del tetto massimo di spesa stride con i nostri salari mai rivalutati in base al costo della vita, crediamo che le stesse Sentenze siano non sempre applicabili, ad esempio ne ricordiamo una che imponeva tempi di pagamento del TFR nel pubblico analoghi al privato senza aspettare anni e senza dovere ricorrere ai prestiti delle Banche.
Ma gli stipendi sono fermi, il potere di acquisto perduto è evidente e il Tfr continua a tardare   Sarebbe anche utile ricordare gli impropri interventi della Magistratura contabile che limitano le progressioni di carriera al 50% degli aventi diritto, se le politiche di austerità sono il faro guida dell'operato Governativo è inammissibile accrescere gli stipendi dei ruoli apicali e non degli altri.
 
I problemi sono quindi ben altri che aprire una campagna contro Brunetta, ci sono salari che crescono e altri invece fermi e stagnanti e questi ultimi riguardano la stragrande maggioranza del personale della Pubblica amministrazione.
 
Nel libro bianco della difesa avevamo avuto un anticipazione di quanto potrebbe presto accadere,  veniva ipotizzato un anticipo, senza decurtazioni dell'assegno previdenziale, di anni per la uscita dal mondo del lavoro a beneficio dei soli militari, ipotizzavano poi misure di welfare specifiche per gli uomini in divisa. 
Gli stipendi dei dipendenti pubblici italiani sono tra i più bassi nella Ue, medici, infermieri, insegnanti, impiegati di casa nostra portano a casa migliaia di euro in meno all'anno rispetto ai loro colleghi di buona parte della Ue.
 
Miseria salariale nella PA, mancato ricambio generazionale, i pericoli derivanti dalla IA stupidamente rimossi, le crescenti sperequazioni esistenti tra dirigenti e il resto del personale, il trattamento di favore per gli appartenenti alle Forze armate che si prefigura nell'immediato futuro, una sorta di antipasto delle pietanze che il Riarmo Europeo servirà alla tavola degli italiani facendo mancare, giusto a ricordarlo, risorse al welfare e ai territori
 

Commenti

Post più popolari