Ancora morti per il profitto in un incidente ferroviario a Milano



Il bilancio del deragliamento del treno carico di pendolari e studenti deragliato a Pioltello alle porte di Milano ieri è di tre morti e una cinquantina di feriti tra di cui 5 gravi.
Da anni i pendolari denunciano disservizi e carenze del trasporto ferroviario locale a loro danno in Lombardia, e più volte hanno lanciato allarmi sul fronte della sicurezza di treni e infrastrutture Trenord.
Da una prima ricostruzione, sembra che il convoglio formato da cinque carrozze sia deragliato vicino a uno scambio tra Segrate e Pioltello. Le prime due carrozze sono passate mentre le altre tre sono uscite dai binari “per un cedimento tra i vagoni“ come ha affermato il questore di Milano Marcello Cardona subito dopo l’incidente, mentre un passeggero intervistato ha parlato di una vibrazione, fortissima, che ha preceduto il deragliamento, causata evidentemente dal cedimento.
E’ uno dei tanti incidenti che avvengono nelle ferrovie, anche se questi assurgono alle cronache solo quando ci sono dei morti, come a Crevalcore, tra Andria e Corato in Puglia a Viareggio.

Come sempre prima si muore al lavoro o in itinere e poi la magistratura interverrà con i tempi lunghi della giustizia di classe mentre i responsabili, grazie alla prescrizione, continuano a rimanere impuniti
I dati Inail del 2017 parlano di 1.029 lavoratori morti (con un aumento del + 5,2% le morti avvenute in itinere) e per questi omicidi nessuno ha pagato, nessuno è in galera per questi morti di lavoro.

Non serve piangere oggi lacrime di coccodrillo se ogni giorno, in nome dell’aumento della produttività e del profitto, in nome del mercato, si costringono milioni di lavoratori a lavorare in condizioni pericolose.
Una società in cui il profitto vale più della vita degli esseri umani è una società incivile e barbara. Una società civile deve garantire la sicurezza sui posti di lavoro, affinché un lavoratore che esce al mattino per lavorare possa tranquillamente tornare a casa dalla propria famiglia la sera.

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

Sesto San Giovanni, 26 gennaio 2018


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