Ce lo chiede l'Ue....la riforma degli appalti e dei subappalti

 In queste ore comprendiamo bene quanto sia ricattatorio il Recovery, per avere i prestiti europei il Governo dovrà mettere mano a riforme strutturali come quelle che regolano il sistema degli appalti.

In soldoni ci viene chiesto di rispettare le normative europee e di togliere ogni tetto al subappalto in nome di quella liberalizzazione che poi determina riduzione delle tutele collettive e individuali e il riconoscimento della offerta piu' bassa a discapito di salari e normative di sicurezza. Le statistiche ricordano che  proprio negli appalti si verificano innumerevoli infortuni e morti sul lavoro.

Alcune direttive Ue in materia di appalti chiedono agli stati nazionali di porre fine alla «limitazione ingiustificata del subappalto» prevedendo sanzioni e multe per i paesi trasgressori. L'Italia è sotto sorveglianza della Ue che vuole rimuovere ogni limite al subappalto la cui soglia consentita in Italia è al 30%

L'Ue chiede di trasformare gli appalti in una giungla senza tutele e diritti tra subappalti e massimi ribassil Governo Draghi acconsente con i sindacati, che le normative europee conoscono e mai hanno avversato, a far finta di opporsi.

Chiedere poi alle stazioni appaltanti di porre dei tetti ai subappalti, rinunciando a limitali con normative nazionali, è solo un errore o un escamotage per assecondare i desiderata della Ue.

Ce lo chiede l'Ue e Draghi esegue , basta con le menzogne e la retorica, gli appalti al massimo ribasso e il subappalto sono il problema reale, frutto di politiche mai avversate dai sindacati complici e oggi imposte come merce di scambio per ottenere i soldi del Recovery

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