SORAYA E ZOHRAM. i sindacai di Montreal e New York

 SORAYA E ZOHRAM


di Rodrigo Rivas 

Il titolo non si riferisce ad una versione orientale di Hansel e Gretel né a un racconto delle "Mille e una notte" (ma c'è una casetta in Canadà).

Soraya e Zohran sono due neosindaci nordamericani che, per storia e per scelte, sono diversi dalla maggior parte dei sindaci.

Soraya
Aveva otto anni Soraya Martínez Ferrada (Santiago, Cile, 1972) quando, insieme ai genitori, è arrivata come esule a Montreal. I 3 profughi s'installarono nel quartiere Hochelaga e dopo essere sopravvissuti ricorrendo agli aiuti alimentari, la madre organizzò un'associazione  per famiglie con figli colpiti da Spettro autistico e il padre trovo lavoro come conducente di autobus.

45 anni dopo, il 2 novembre 2025, Soraya è diventata sindaco di Montreal, la seconda città del Canada per numero di abitanti.
Ha vinto col 43% dei voti, con 8 punti in più del candidato del partito governante, alla testa di una lista civica progressista,  "Ensemble pour/for Montreal".

Zohram
Pure Zohram Mamdami, nato in Uganda da genitori indiani, è  arrivato a New York a 8 anni.
Figlio di un importante intellettuale, non profugo ma titolare di una cattedra universitaria prestigiosa, ha certamente avuto meno problemi materiali.
Tuttavia, farsi eleggere con un programma progressista, addirittura "socialista", non sembrava facile.
Invece, martedì 4 novembre e diventato sindaco di New York.
Ne ho già scritto prima della votazione ma, per chi voglia sapere di più sul "compagno Mamdani", suggerisco la lettura del saggio "Due facce del sogno americano: la saga dei Trump e quella dei Mandani", dell'amico  giornalista Pietro Petrucci, "InTRASformaZIONE", rivista  dall'Università degli Studi di Palermo, n.2/2025.

Due osservazioni e una postilla:
1) a New York, né Donald Trump, né i transfughi democratici, né la "campagna terrostica" sull'islamico terrorista, sono riusciti a fermare Zohran che ha vinto con oltre il 50% contro il 41% del transfuga Cuomo ex governatore, votato da Trump, dai repubblicani e dai sionisti
.
A Montreal, Soraya ha vinto con un movimento civico.
Il programma, "Ascoltare e Agire" s'incentra sui problemi e valori di una comunità "che ha fame e urgente bisogno di cambiare, di trasformarsi".

In un paio di giorni Zohram e Soraya hanno provato che si  può vincere a condizione di abbandonare i tatticismi e moderatismi che trasformano la teorica alternativa in una ruota di scorta forse utile, forse, ma certamente non imprescindibile né, tantomeno, entusiasmante.
Insomma, si lasci a Calenda fare il Falenda, come a destra si lascia che il Lupi faccia il Lupi.

2) L'imperatore, per la RAI e le sue consorelle, procede indisturbato: bombarda siti nucleari iraniani, affonda pescherecci caraibici, trasforma Gaza in un progetto di club mediterranée tranquillo (sotto coprifuoco), minaccia di sterminare chiunque non obbedisca nei tempi da lui decisi, separa bambini e genitori "latinos", inaugura carceri con alligatori nella Louisiana, deporta "parassiti" nello Stato satellite salvadoregno (un lager chiamato Stato),  distribuisce epiteti e calunnie a seconda dei suoi umori di giornata ("Petro capo dei narcotrafficanti", "europei parassiti", "Mamdani jihadista") ...

Soraya e Zohran sono solo  gli ultimi ad averlo messo a nudo, Zoram a casa sua, Soraya in quel Canada che il bullo intendeva annettersi.

Soraya e Zohran raccontano che l'imperatore è - non solo ma sostanzialmente - una costruzione mediatica, un incantesimo che trasforma "il gestore di un fallimento" in un "Ammazzasette", il portatore dei libri in tribunale nel paladino furioso, una sorta di sosia del dimezzato visconte di Italo Calvino, che procede con la sicurezza di un sonnambulo.
E solo in Europa sono tanto  stanchi da confondere  sonnambulismo e sapienza.

Postilla
Soraya e Zohram fanno apparire l'arretratezza culturale europea in tutta la sua grandezza.
Da queste parti, non avendo la cittadinanza, Zhoram e Soraya potrebbero al massimo candidarsi al bonus scuola.

Commenti

Post più popolari