Speciale pubblica amministrazione tra green pass e ritorno in presenza

Nei giorni scorsi abbiamo già scritto del ritorno in presenza dei dipendenti pubblici. anche se non viene detto che da mesi ormai numerosi lavoratori e lavoratrici non erano piu' in smart working

L'obbligo del Green pass previsto per il 15 ottobre puo' essere, anzi sarà dilazionato per ulteriori 15 giorni quindi a fine Ottobre le nuove regole saranno a regime, nel frattempo sarà il caso che i lavoratori incaricati dei controlli inviino nota scritta al datore di lavoro e al dirigente per rifiutare questo compito che si va ad aggiungere a tutte le altre mansioni esubibili per contratto.

I dirigenti stanno infatti scaricando i controlli sui sottoposti, intanto dovranno programmare le attività per le quali la presenza può essere scaglionata,da qui la necessità di ampliare la flessibilità in entrata ed in uscita. Di sicuro se aggiungiamo ai carichi di lavoro esistenti, le carenze di personale anche il controllo del Foglio verde non c'è da stare tranquilli

Il ritorno in presenza non riguarda i soggetti fragili e le nuove normative sullo smart sono finalizzate a ridurre, nonostante l'emergenza sia ancora in corso, il numero dei dipendenti in modalità agile vista la incapacità della Pa di innovare e gestire i servizi con il lavoro a casa. La soglia del 15 per cento dei dipendenti in smart è quella prevista come anche il supporto degli Enti per garantire la sicurezza dei dati e su questo punto controverso crediamo che dovrebbe essere il datore di lavoro a fornire gli strumenti informatici.

E' bene sapere che il controllo del Green deve avvenire con strumenti informatici e non con quelli personali vista la segretezza dei dati 

Gli Enti sono obbligati ai controlli , se non hai il certificato verde (vaccino, tampone o esenzione certificata dall'hub vaccinale) e non ti presenti al lavoro, l'ufficio personale rileva l'assenza  e sospende lo stipendio fino al momento in cui non avrai il Green. Allo stesso tempo molti Enti chiedono la disponibilità del dipendente 48 ore prima avvalendosi delle normative vigenti, a quel punto è bene dichiarare che ti presenterai al lavoro salvo impedimenti non dipendenti dalla tua volontà. Puoi presentarti all'ingresso dei luoghi di lavoro senza la certificazione verde e a quel punto sei mandato a casa senza stipendio, attenzione a non farti trovare senza green dentro i luoghi di lavoro perchè a quel punto scatterebbero sanzioni pecuniarie e segnalazione alla Prefettura oltre all'attivazione del procedimento disciplinare

Il tampone puo' scadere durante l'orario di servizio e a quel punto puo' aprirsi un contenzioso visto che sarebbe possibile in linea teorica l'allontanamento dal servizio al momento della scadenza.

Se non hai il Green è bene non presentarsi in servizio per non incorrere .nella segnalazione al Prefetto per l'irrogazione della sanzione amministrativa con conseguente segnalazione per avviare  procedimenti disciplinari con la pesante accusa di avere violato i principi di correttezza e buona fede senza i quali puo' scattare anche il licenziamento.

Per chi va in smart ci sarà un accordo individuale con tanto di fasce di reperibilità ed è bene sapere che il datore di lavoro puo' anche richiedere lo smaltimento del lavoro arretrato giusto per impaurire i lavoratori che chiederanno la modalità agile (lo smart)

Puo' altresi' avvenire il recesso unilaterale del datore di lavoro che puo' revocare lo smart  a certe condizioni: l’assegnazione a diversa unità organizzativa, la variazione delle mansioni, la progressione di carriera, sopravvenute ed oggettive esigenze organizzative e produttive, esigenze personali del lavoratore, l’accertamento di un rilevante calo della produttività, problemi di sicurezza informaticaù

Ulteriori chiarimenti sono possibili collegandosi alle cosiddette Faq ministeriali al seguente link

http://www.funzionepubblica.gov.it/articolo/ministro/13-10-2021/green-pass-e-ritorno-ufficio-le-faq-la-pubblica-amministrazione

 

 

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