La pace con la forza del diritto

 La pace con la forza del diritto


"Leggere un testo, sentendo il bisogno di evidenziare concetti condivisi, è per me un piacere straordinario: è la consapevolezza di avere tra le mani pagine autorevoli che in modo convincente consegnano una visione di una pace possibile" 



Presentazione di Laura Tussi al libro Memoria e futuro 

Leggere un testo, sentendo il bisogno di sottolineare con la matita passaggi significativi ed evidenziare concetti condivisi, è per me un piacere straordinario: è la consapevolezza di avere tra le mani pagine autorevoli che in modo convinto e convincente consegnano una personale e coerente visione di una pace possibile non solo fra gli uomini, ma anche fra società umana e natura.

Il saggio Memoria e futuro, Mimesis Edizioni, trasmette una qualità impeccabile di contenuti, anche con i contributi, tra gli altri, di Vittorio Agnoletto, Moni Ovadia, Alex Zanotelli, e noi, evitando  assunti rigidi e incontrovertibili, stimolando invece il lettore a tuffarsi in riflessioni affascinanti, capaci di provocare sane domande ed anche interessanti approfondimenti. Il lavoro collettivo si presenta particolarmente stuzzicante perché i competenti interventi, uniti dalla stessa dichiarata passione per una nonviolenza efficacemente attiva, percorrendo strade diverse, conducono verso un’unica meta innovativa, un vero e proprio orizzonte culturale: la “terrestrità”.

In modo lucido e lineare viene restituita alla Terra la sua specifica dignità, togliendole l’immagine di natura passiva ed utilizzabile ad uso e consumo dell’uomo, inserendola a pieno titolo nella sfera del diritto, secondo una visione biocentrica, in una circolarità relazionale che coinvolge tutti gli esseri viventi.  Da qui una cultura orientata ad un’assunzione di responsabilità da parte di ciascuno di noi con la consapevolezza delle conseguenze delle nostre scelte di vita, individuali e sociali, relative a sostenibilità e cooperazione in una nuova ottica globale.

Emerge, in modo molto forte, l’immagine di un uomo nuovo: non più dominatore, ma custode della natura teso ad un equilibrio ecologico permanente per il benessere di tutti, nessuno escluso. Fondamentale, in questa esaltante sfida, un’educazione per promuovere la capacità del vivere bene e necessaria una politica al servizio di un’appagante convivenza tra le persone.

Avere sempre memoria dei passi compiuti dai nostri padri per garantire un futuro ai nostri figli di giustizia sociale ed ambientale, percorrendo una strada di pace e di riconosciuti diritti internazionali, è l’ambiziosa, ma possibile, missione che questo testo mi ha comunicato, mettendo al centro, come nell’Enciclica papale “Laudato sì”, la cura della casa comune e cooperando universalmente in uno spirito di fraternità.

Ringrazio tutti i nostri amici di avermi preso per mano e contagiato con la speranza di una cittadinanza planetaria collettivamente realizzabile! 


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