San Giuliano Terme: il concetto restrittivo di rigenerazione urbana. La svolta securitaria a discapito della vera sicurezza dei cittadini e del decoro
San Giuliano Terme: il concetto restrittivo di rigenerazione
urbana.
La svolta securitaria a discapito della vera sicurezza dei
cittadini e del decoro
Il centro storico di San Giuliano Terme da anni
in stato di degrado e abbandonato ad una lenta agonia sociale e commerciale,
con i piccoli esercizi che chiudono uno dietro l'altro, a detta dei cittadini
non rappresenta più una priorità per le ultime amministrazioni. Infatti, al di
là di interventi di recupero, grazie ai fondi del Pnrr, di aree degradate come
nel caso del Parterre o di edifici storici abbandonati come in quello
dell'Opera Pia, il resto è abbandonato a sé stesso.
Un non banale equivoco emerge in modo lampante dal concetto attribuito alla
locuzione “politiche di rigenerazione urbana”, per le quali era stato anche
istituito un assessorato ad hoc dalla precedente amministrazione. Infatti, a
tale concetto, complesso e multiforme, le amministrazioni hanno attribuito una
interpretazione quantomeno soggettiva e restrittiva, limitandolo alle politiche
connesse al recupero materiale delle due aree urbane sopracitate.
Rigenerazione urbana riveste invece significato ben più ampio che invece
sembra, allo stato delle cose, non essere contemplato dalle amministrazioni.
Infatti, in primis la rigenerazione urbana dovrebbe riguardare tutta l'area
urbana del centro storico che invece verte in stato di degrado, come il ponte
centrale che è pericolante a causa di un'ampia crepa che rischia di far cadere
la preziosa balaustra in marmo nel sottostante fosso, oltre a costituire
pericolo per i cittadini che vi transitano a piedi tant'è che è da anni
transennata.
In secondo luogo la rigenerazione urbana costituisce concetto che, da
letteratura scientifica, risulta soprattutto di natura umana. Esso contempla
infatti la rivitalizzazione commerciale, vista la moria di negozi di
prossimità, tramite politiche di sostegno al mantenimento degli esercizi
commerciali ancora esistenti e al favorirne l’apertura di nuovi, vera trama del
tessuto sociale dei piccoli borghi. Invece di concedere l’apertura di punti
vendita alla grande distribuzione, seppur nella zona nuova del paese.
Prevede inoltre politiche di sostegno e sviluppo della presenza umana e
delle relazioni sociali nonché del patrimonio culturale immateriale, tutti
gravemente depauperatosi negli ultimi.
Il paese, fino a non molti anni fa ricco di vita sociale e di residenti, si
è pian piano svuotato di entrambi e ciò sembra interessare a pochi in quel di
palazzo Niccolini.
Un quesito aleggia da tempo in paese: quale è la politica di sviluppo della
risorsa termale?
Quella di utilizzo esclusivo da parte delle Terme di Pisa Spa, che ci hanno
sottratto pure il nostro toponimo, senza alcuna redistribuzione verso il basso?
Senza ricorrere alla storia del bel paese che fu San Giuliano quando la
sera era animato da tante persone provenienti anche da Pisa e i bar erano
numerosi e affollati soprattutto durante la buona stagione, è evidente ai
residenti che problemi di pianificazione sociale e commerciale e di politiche
di sviluppo turistico sono alla base della situazione attuale.
Alla morte per inedia, ultimamente si è aggiunta anche la beffa della
svolta securitaria. Infatti, l'amministrazione ha recentemente proceduto
all'acquisto di 2 Bmw per la polizia locale per una non irrilevante cifra di
139.000 euro.
E addirittura si parla anche di istallare telecamere di sorveglianza con
ulteriori spese a carico dell'amministrazione
Lo sdegno e lo sconforto in paese non sono certo mancati per tali
orientamenti e in molti si sono chiesti se non fosse stato il caso invece di
restaurare il ponte o i marciapiedi degradati.
Una iconica rappresentazione di come la svolta securitaria avvenga a
discapito della vera sicurezza, quella che consente ai cittadini di camminare
senza il rischio di farsi male o addirittura di cadere nel fosso insieme alla
balaustra, e del decoro del paese è costituita dalla foto della fiammante Bmw
della Polizia Municipale sul ponte centrale con il pavimento dissestato e la
balaustra in marmo di Carrara transennata per non far avvicinare i passanti.
Lo stato di degrado del centro storico e delle politiche che lo determinano
viene sublinamente incarnato dal potere evocativo della fotografia.
Ai residenti del centro storico non resta altro che consolarsi con l'arte
fotografica per immortalare degrado e stridenti contraddizioni
Andrea Vento
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