Stato di agitazione alla Società della salute. Cub e e Cgil chiedono incontro al Prefetto di Pisa

 a seguire uno stralcio della lettera inviata al Prefetto di Pisa



La scrivente OO.SS. Territoriale Cub Pubblico Impiego chiede l’attivazione delle procedure amministrative di conciliazione previste dall’art.2, comma 2, legge n

146/1990, modificata dalla legge n 83/2000 e successive modificazioni

Queste le ragioni dello Stato di agitazione

Mancata sostituzione e integrazione del personale e di conseguenza una carenza di unità intollerabile: Registriamo la carenza delle assistenti sociali che nell’anno 2022 erano pari a 34 unità dalle quali sottrarre le 5 dimissioni e le 7 assenze per maternità che hanno portato a 22 le figure in servizio operanti su ben 9 Comuni, 4 delle quali con competenze di ambito zonale (Centro Affidi, Centro Adozioni, MSNA, Art.31.)

Le carenze di personale rendono ardua la migliore gestione di servizi sociali rivolti alle fasce più deboli della popolazione, alle prese con povertà relativa e assoluta, emergenza abitativa, sotto sfratto fino a innumerevoli questioni di disagio sociale che non risparmiano minori e anziani.

Diminuito il personale aumentano i carichi di lavoro per il personale e le ricadute solo negative sui carichi di lavoro. Questa situazione è frutto non solo della decisione assunta dal Comune di Pisa di uscire dalla Sds ma anche da altre conseguenti decisioni che hanno impedito una buona gestione del personale e dei servizi stipulando contratti a tempo determinato e tenendo in vista coordinamenti di vario genere.

 Il personale della SDS si sente abbandonato e penalizzato, manca la contrattazione decentrata, la situazione di incertezza e di caoticità derivante dallo scioglimento della SDS ha un impatto negativo sui servizi ma anche sulla gestione del personale, sulla concessione delle ferie, sui permessi, sui recuperi orari, si fa ricorso sistematicamente al lavoro straordinario. 

E con la liquidazione si apre una fase particolarmente delicata che riguarda la collocazione dei dipendenti nei Comuni previa individuazione dei criteri guida di questi processi che dovranno essere trasparenti e condivisi. Lo stato di agitazione è finalizzato a trovare le soluzioni atte alla salvaguardia del personale e dei servizi stessi in assenza di un tavolo sindacale appositamente costruito a tale scopo.

Alla luce di queste considerazioni si Chiede al Prefetto di Pisa di espletare procedura di raffreddamento del conflitto riservandoci di indire ulteriori forme di mobilitazione qualora non sia aperta una fase di confronto costruttivo atto a risolvere celermente i problemi sopra evidenziati.


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