Applicare gli accordi con Confindustria nel Pubblico impiego?

 Applicare gli accordi con Confindustria nel Pubblico impiego?

(..per sostenerlo ci vuole un santo, un visionario o un somaro)

La costituzione delle rappresentanze sindacali unitarie per i comparti delle Pubbliche Amministrazioni, è regolata dagli accordi quadro del 07/08/1998 e del 09/02/2015 sottoscritti tra Aran e OO.SS..
In materia di elettorato passivo ( eleggibilità) in tali contratti si prevede che siano eleggibili nelle RSU i lavoratori dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o, a determinate condizioni, a tempo determinato, in servizio alla data di inizio delle procedure elettorali.

I requisiti necessari per ricoprire la carica di componente della RSU sono molto chiari: essere dipendente dell’amministrazione ed essere in servizio. L' incarico cessa per dimissioni volontarie da componente l' organo o per dimissioni dall' ente. Non sono previste negli accordi altre cause.

E' applicabile nei comparti pubblici l'Accordo Interconfederale tra CGIL CISL UIL e Confindustria siglato il 10 gennaio 2014 in merito al Testo Unico sulla rappresentanza. Peraltro questo testo ha avuto origine dall' applicazione degli accordi siglati tra Confindustria e i Sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil il 28 giugno 2011 e del 31 maggio 2013.
Assolutamente No!
E il cambiamento di appartenenza sindacale da parte di un componente della r.s.u. nel pubblico non determina la decadenza dalla carica e la sostituzione con il primo dei non eletti della lista di originaria appartenenza del sostituito.

Questo lo troviamo scritto nel Contratto Collettivo Nazionale Quadro, sottoscritto dall'ARAN e dalle confederazioni sindacali, che definisce o modifica i comparti e le aree di contrattazione collettiva e regola inoltre gli istituti comuni a tutte le pubbliche amministrazioni o riguardanti più comparti e aree, inclusa la costituzione delle RSU a disporre in merito. E quel contratto quadro sancisce in maniera
inequivocabile che i rappresentanti delle RSU eletti nei comparti del pubblico impiego sono espressione di un solo potere, ossia di rappresentanza di lavoratrici e lavoratori che li hanno eletti e non sono "proprietà" di certe sigle sindacali.

Eppure qualcuno, lungo lo Stivale, continua a sostenere la estensione degli accordi siglati con Confindustria al Pubblico Impiego....
Oggettivamente è incomprensibile, ma forse perché si tende a ridurre i dati della conoscenza a pure percezioni della mente per convincersi di avere poteri interpretativi speciali.  E allora pare che ci sia una sorta di vocazione alla predizione trascendente? O si guarda invece all'accordo del 2014 per liquidare la esperienza dei sindacati di base nella Pubblica amministrazione?

La rappresentanza sindacale è così divenuta  per qualcuno mera spartizione della torta del monte ore dei distacchi e dei permessi sindacali erodendo anche quelli aziendali e della rsu. La tentazione è di ridurre il numero dei delegati Rsu e allo stesso tempo limitare il potere di contrattazione delle stesse per restituire ogni spazio di agibilità ai sindacati firmatari di contratto. Chi suona le campane a morto per la democrazia sindacale sappia che dovranno passare sui nostri corpi.

Cub Comune di Pisa


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