Comune di Collesalvetti (livorno) Meglio tacere che....

 

Come anticipato dalla collega Giambalvo,  scrivo il seguente comunicato per motivare la mia assenza all’assemblea  tenutasi mercoledi 7 giugno.

Premesso che come membro della Rsu Aziendale (Rappresentanza Sindacale Unitaria), sono venuta a conoscenza solo alle ore 8.30 di Mercoledi 7 Giugno che per i rappresentanti provinciali delle sigle firmatarie del contratto nazionale (CGIL, CISL e UIL), in accordo con l’avvocato Toni indicato dalla CGIL  e  con gli altri due legali nominati da CISL e UIL, non era il caso di proseguire con la causa in quanto la costituzione del fondo è una scelta discrezionale dell’Ente ( come tra l’altro  già scritto dalla Corte in risposta al quesito formulato da  Sindaco, risposta pervenuta in data 21/03/2023 ) e quindi, sempre a detta loro, non esistevano i presupposti per andare in causa. Nessuno mi ha parlato di “causa sospesa” come è stato affermato a fine assemblea, una decisione che , a scanso di equivoci, comunque non avrei condiviso.

A  prescindere dal fatto che una questione così importante, se non fondamentale, non  può essere portata in assemblea senza aver fatto prima un passaggio tra RSU e sigle provinciali,  ci sono altri aspetti rilevanti e comportamenti tali da indurmi, come delegata sindacale e lavoratrice,  a prendere le distanze  dalla loro scelta manifestando apertamente disaccordo verso questa decisione. E per queste ragioni, ho deciso di disertare l’assemblea.

Tengo a precisare che nell’ultimo incontro avvenuto il giorno 15/05/2023 nello studio dell’avvocato Toni (indicato all’inizio dalla CGIL in accordo con le altre due sigle sindacali ed  unico avvocato  con il quale questa RSU abbia avuto contatti ), alla presenza dei Provinciali CGIL e CISL, venne ventilata dallo stesso incertezza sull’esito della causa, (come del resto succede  quando si va davanti ad un giudice che bocciando il ricorso fa pagare le spese legali ai ricorrenti)  e da qui il suggerimento di valutare l’ipotesi di una possibile  rinuncia al ricorso. E' bene ricordare invece che da parte della RSU era stato manifesto l’intento di andare avanti con la causa a prescindere dall’eventuale esito.

Queste le motivazioni da noi addotte:

  • solo un giudice  può mettere la parola fine a questo contenzioso che dura ormai da due anni
  • dopo nove mesi di attesa, dopo gli impegni assunti pubblicamente nelle assemblee del personale, dopo i proclami fatti, il blocco delle trattative, lo stato di agitazione, la conferenza stampa, l’avvio di un precontenzioso con l’Amministrazione,( la quale nel frattempo ha incaricato un avvocato, che nel giro di poco è riuscito a produrre una relazione scritta in merito alla questione), era impensabile tirarsi indietro. Anche il nostro legale si era detto perplesso sulla causa ma aveva lasciato a noi delegati l’ ultima decisione, per questo la  Rsu aveva  ribadito che sarebbe stato preferibile, testuali parole, “perdere la causa piuttosto che perdere  la faccia” perché  a questo punto, almeno la dignità di un ricorso ci sembrava la risposta obbligata.

Davanti alla volontà della Rsu,  l’avvocato Toni chiese il supporto degli avvocati della CISL e della UIL, prima di fornire una risposta definitiva.

Da quel giorno, nonostante svariati  solleciti da parte di tutti i componenti RSU alle loro sigle sindacali, nonostante innumerevoli scambi di messaggi e telefonate, siamo arrivati al giorno dell’assemblea con la decisione di soprassedere sulla causa vanificando mesi di discussione 

Mi verrebbe  da dire che dopo tutto questo tempo “la montagna ha partorito un topolino”.

Detto questo, come membro della RSU sarei dovuta  venire  in assemblea ed avallare quanto veniva detto dai Provinciali dei sindacati firmatari di contratto, perché i sindacati dovrebbero essere uniti e possibilmente operare scelte quanto meno condivise dalla maggioranza, non me la sono sentita e la mia personale scelta è stata quella di evitare contrapposizioni tra Rsu e sigle provinciali durante       l’ assemblea.

Non intendo giudicare la scelta fatta dagli altri membri della RSU, ognuno ha le proprie convinzioni e il proprio modo di fare sindacato, noi della Cub pensiamo che alle parole ed agli impegni debbano seguire dei fatti coerenti senza aspettare mesi per una decisione che sarebbe stata possibile adottare da tempo.

In merito poi a quanto successo all’inizio dell’assemblea, quando la collega Giambalvo, che ringrazio per la disponibilità,  ha cercato di giustificare la mia assenza ed è stata letteralmente aggredita verbalmente dalla provinciale della CISL, e a tal riguardo  tengo a precisare che:

  • personalmente ho sempre messo la faccia e sempre la metterò, tuttavia non intendo avallare decisioni che restano incondivisibili e in aperto contrasto con gli impegni assunti pubblicamente, non intendo poi sostenere scelte fatte in altre sedi  e da altre persone o peggio ancora calate dall'alto;
  • trovo scorretta e non veritiera l'accusa rivolta alla mia sigla sindacale di non aver avanzato alcuna proposta e di non aver lavorato per la risoluzione delle problematiche relative al fondo. Personalmente ritengo di essermi sempre impegnata per difendere i diritti di noi dipendenti, non ho mai saltato una delegazione trattante, non ho mai saltato un’assemblea partecipando in quota RSU a tutti gli  incontri con l’avvocato mancando solo al primo per improrogabili impegni familiari, tutto questo con il supporto del mio delegato provinciale con il quale ci sentiamo settimanalmente e  nei momenti cruciali anche più volte al giorno.

Inoltre, come sigla sindacale, in accordo con la RSU, ci siamo messi a disposizione per avviare una collaborazione con la Dott.ssa Angela Nobile, ex  Segretario  Generale del comune di Pisa, contattata dal provinciale della Cub, Nobile che si è resa  disponibile  per qualsiasi necessità e, a  suo tempo venne anche contattata dalla Dott.ssa Luciano, che poi, purtroppo per noi,  proseguì comunque per la strada intrapresa che ci ha portato a questi risultati.

Una cosa non abbiamo mai fatto, oltre a  promesse che sapevamo di non poter mantenere,  la propaganda per il tesseramento, abbiamo 0 tessere ma la convinzione che i lavoratori vanno difesi a prescindere, pur essendo consapevoli che, specialmente in un sindacato come il nostro, servono risorse economiche  per poter andare avanti.

Personalmente ritengo che i voti e le tessere bisogna guadagnarseli con i fatti, poi sta ai lavoratori valutare chi votare e con chi tesserarsi … i voti li abbiamo presi, le tessere no, pazienza, questo certo non cambia il mio/nostro  modo di fare sindacato!  

Per quanto riguarda le trattative poi,  non ho problemi a metterci la faccia e a  dire  ero propensa a “provare” a riaprirle, per conoscere ufficialmente le scelte che vuol portare avanti questa Amministrazione e  fare proposte che portino a benefici per i dipendenti, visto che da due anni sono proprio lavoratori e lavoratrici i soli a rimetterci soldi e diritti.

Basta un primo incontro per capire se è il caso di continuare o chiudere definitivamente con questa Amministrazione e aspettare il 2024 ed avere a che fare con altri interlocutori.

Sempre e comunque rispettando quanto decide l’Assemblea!

Ringrazio tutti i colleghi che hanno avuto la pazienza di leggere questo comunicato, un po’ lungo, ma necessario per fare chiarezza, e resto a disposizione per chiarimenti, consigli ed anche critiche costruttive perché si cresce soprattutto con quelle.

Sinceri saluti

Catiuscia Dal Canto

delegata Rsu Cub (confederazione unitaria di base) pubblico impiego Comune Collesalvetti

 

 

 

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