La retorica insopportabile attorno al 2 Giugno

 




 Il due Giugno è stata occasione per celebrare la Repubblica e la sua Carta Costituzionale anche da parte di chi per lustri l'ha disattesa o stravolta (ricordate il pareggio di Bilancio ?) e oggi si prepara a liquidarne parti importanti perchè anche un semplice, e sovente retorico, richiamo a determinati valori risulta ormai in aperta contraddizione con i dettami del nuovo Governo.
 
Il 2 Giugno è occasione per parate militari e ostentazione di uno Stato inflessibile con i deboli e inerte con i forti, eppure la Repubblica fu la risposta di un popolo che rifiutava non solo il fascismo , le sue avventure coloniali, ma anche quella Monarchia che aveva spianato la strada all'avvento di Mussolini salvo poi passare armi e bagagli sul carro di Americani e Inglesi.
 
La Repubblica dopo la Resistenza nasceva sotto auspici ben diversi da quelli odierni, la Carta Costituzionale presentava il ripudio della guerra ma rivendicava, dopo decenni di guerra, distruzione e di fame, anche il diritto ad una esistenza dignitosa e a un'equa retribuzione (i salari nel ventennio fascista erano rimasti invariati), tutti principi che sarebbero tutt'oggi attuali e validissimi se non venissero disattesi puntualmente da chi si erge a paladino di quei valori
 
Ma la Carta di oggi è assai diversa da quella del dopo guerra, non solo il ruolo dello Stato è stato stravolto da anni di privatizzazione ma quei principi sono stati disattesi per decenni tanto che ci ritroviamo con salari da fame e una crescente militarizzazione della società
 
Se il sommo difensore  e garante della Costituzione è un presidente atlantista e filo ucraino, non vi sembra che ogni richiamo alla Costituzione diventi allora un esercizio retorico del tutto inutile? E tra le nazioni aggredite perchè solo quelle alleate degli Usa e della Ue o della Nato debbono trovare il nostro plauso?
 
E che dire poi di quanti rievocano la Repubblica con lo sguardo rivolto a Kiev tacendo sulla presenza di milizie apertamente naziste nell'esercito ucraino?
 
Sono proprio concetti come quello di Patria e di Comunità nazionale a rappresentare la rottura con i valori fondanti della Repubblica fondata dall'antifascismo ma è proprio oggi l'antifascismo ad essere considerato un inutile retaggio del passato, per questo è cosa facile piegare la Costituzione alla fedeltà atlantica, dimenticare il ruolo dello Stato nell'indirizzo sociale dell'economia e a tal riguardo basterebbe ricordare decenni di Privatizzazioni e di moderazione salariale.
 
E' il concetto di Patria assai pericoloso perchè oggi viene inteso in termini diametralmente opposti a come era pensato dai Costituenti che ben conoscevano il retaggio culturale e politico del nazionalismo fascista.

La destra, quando parla di sovranità nazionale, intende solo perseverare il potere politico ed economico dominato dalla finanza e della borghesia nazionale (per questo applaude alla Bussola  Europea perchè questo disegno strategico comunitario ipotizza interventi militari ovunque siano minacciati interessi economici e finanziari o strategici del vecchio continente in una ottica imperialista) a discapito della classe lavoratrice nazionale alla quale si offrono solo briciole ossia salari da fame mentre salvaguardano i grandi profitti. 
 
E quella Patria  rievocata oggi diventa strumento per favorire militarismo, revisionismo storico e politico e giustificare il sostegno del paese ad una guerra voluta dalla Nato.

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