Nota sindacale sullo smart Working al Comune di Pisa

 Dopo la fine del percorso atto a regolamentare nel nostro Ente lo Smart Working, interveniamo sulla gestione dell’orario di contattabilità (nota 35, da pochi giorni inviata al personale).

 
Premettiamo che lo Smart Working, non solo serve a promuovere una nuova visione dell’organizzazione del lavoro, volta a stimolare autonomia, responsabilità e motivazione del personale ma viene anche considerato uno strumento atto ad incrementare la produttività migliorando il benessere organizzativo e i servizi ai cittadini. Ma è al contempo innegabile che lo Smart Working dovrebbe agevolare anche la conciliazione tra vita e lavoro favorendo la mobilità sostenibile e riducendo gli spostamenti casa-lavoro-casa dentro logiche e politiche ambientali volte a diminuire il traffico urbano.

Le fasce di contattabilità sono fasce orarie in cui il lavoratore è raggiungibile sia telefonicamente che via e-mail o con altre modalità similari. Tali fasce dovrebbero essere articolate in modo da garantire anche le esigenze di conciliazione vita-lavoro del dipendente.
Nella circolare inviata al personale individuiamo alcune criticità che rischiano di vanificare tali obiettivi. Secondo quanto previsto dal CCNL, la contattabilità per il dipendente in Smart Working non deve superare le 6 ore nelle giornate “corte” e le 7 ore e 12 minuti nelle giornate “lunghe”. Non si comprende, quindi, perché l’orario debba essere oggetto di ulteriore contrattazione con l’E.Q. o con il dirigente, imponendo di fatto un orario massimo che va a discapito della flessibilità, che dovrebbe essere uno dei principi cardine dello Smart Working. Se uno degli obbiettivi è ottimizzare i tempi e migliorare la qualità della vita lavorativa, è ragionevole pensare invece che l’orario di contattabilità, al di fuori delle fasce di apertura al pubblico (dove chiaramente il dipendente in Smart Working deve essere raggiungibile telefonicamente e/o via mail dall’utenza e dall’ufficio), possa essere gestito autonomamente dal lavoratore ricordando per altro che negli ultimi anni numerosi dirigenti hanno presentato opinioni assai discordanti tra di loro proprio sull'utilizzo della modalità agile.
 
Non dovrebbe essere infatti necessario che il dipendente sia reperibile in ogni momento della giornata lavorativa o secondo la decisione di un orario da parte del dirigente o dell’E.Q.
 
Inoltre, il CCNL è chiaro nel definire i limiti massimi di contattabilità, e ci chiediamo perché l’Ufficio del Personale non voglia partire da questi elementi contrattuali. La scelta di “concordare” l’orario massimo con il dirigente porta, in pratica, a una mera subordinazione alle esigenze del datore di lavoro, vanificando il principio di equilibrio tra vita privata e lavoro e la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro.
 
Tutto ciò premesso, non vediamo perché l’orario di contattabilità debba essere oggetto di trattativa al rialzo, anziché offrire al lavoratore la possibilità di modulare il proprio orario in base alle necessità personali, pur garantendo SEMPRE la continuità del servizio.
 
In conclusione siamo certi che la regolamentazione dello Smart Working dovrebbe recepire e sviluppare i principi sanciti dal CCNL riconoscendo il diritto del lavoratore di gestire, almeno in parte, autonomamente il proprio orario, garantendo la contattabilità solo nelle fasce previste per il servizio all’utenza (o altrimenti, per gli uffici di solo back Office di 5 ore a scelta dal dipendente) anche con pause definite nel corso della giornata. Se prendiamo ad esempio la fascia oraria obbligataria del cartellino in presenza è di 5 ore per le giornate corte, di 8 o 6,12 ore per le lunghe. 
 
Urge poi che sindacati e parte pubblica si siedano a un tavolo per discutere della erogazione del buono pasto anche al personale in Smart che ricordiamo è un risparmio di spesa per l'Ente come dimostrato dall'utilizzo di Pc, connessioni private oltre alle spese indispensabili per il microclima. A tal fine chiediamo che sia aperto il relativo tavolo di confronto.

Cordiali saluti.

FP CGIL Comune di Pisa
CUB Pubblico Impiego Comune di Pisa

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