Posizioni organizzative e l'ideologia del merito

L'articolo 15 del nuovo contratto delle funzioni locali introduce alcuni cambiamenti per le Posizioni organizzative. Ma prima di ogni ulteriore considerazione va detto con assoluta chiarezza che all'orizzonte intravediamo la nascita dell'area quadri, funzionari che prenderanno il posto dei dirigenti a costi decisamente ridotti per l'amministrazione, con minore salario e minori tutele e il costante ricatto della politica .

 In cosa cosiste questo ricatto?

Dal fatto che le Po, finanziate non piu' con il fondo della produttività ma con i soldi del Bilanci,o saranno gestite in termini ancora meno trasparenti del passato e diventeranno una vera e propria cinghia di trasmissione dei Sindaci e degli amministratori locali. Non siamo certo in disaccordo con l'idea che non transitino dal fondo gli incarichi delle Po, ma nessuno ricorda che dal 2019 dal fondo stesso verranno decurtate le somme destinate alle Po , non si tratta allora di aumento della produttività per tutti\e, anzi avremo piuttosto la stabilizzazione di cifre consistenti destinate alle Posizioni organizzative che diventeranno un elemento stabile nella gestione del personale e dei servizi e non una variabile dipendente dal numero dei dipendenti, dei dirigenti.

In molti Enti, non sarebbe azzardato parlare della quasi totalità degli stessi, le Posizioni organizzative non vengono attribuite con criteri oggettivi, anzi i bandi per le medesime Po sovente conoscono cambiamenti inspiegabili pur essendo destinati agli stessi posti (nell'arco di un anno o due si succedono fatti inspiegabili, prima viene stabilito il requisito di accesso della laurea e  pochi mesi dopo serve il solo diploma, prima si premia l'esperienza ma a distanza di pochi mesi si dà priorità ai titoli, parliamo di incarichi di posizione organizzativa per i medesimi posti quasi a dimostrare che molti incarichi sono cuciti addosso a funzionari cooptati dalla politica e non selezionati con criteri oggettivi e trasparenti. E  il tutto accade senza che, da parte dell'Oiv, siano prese iniziative di alcun genere).

Le posizioni organizzative dovrebbero servire per gestire unità complesse ma capita sovente che abbiano responsabilità di poche unità, un incarico che un tempo sarebbe stato svolto da un semplici capo ufficio in fascia C. Dove sta la ratio ? La ratio non esiste!

Invece di fare chiarezza questo contratto va a rafforzare l'istituto delle posizioni organizzative, ne determina  i limiti massimi e minimi (da 5.000 a 16.000). Cambia poi la retribuzione di risultato che fino ad oggi era tra il 10 e il 25%  , in futuro sarà legata  alle risorse complessive e non dovrà rappresentare una quota inferiore al 20% . In teoria si vuol fare credere che contino di piu' i risultati ottenuti, in pratica è tutto da dimostrare perchè la misura \quantificazione dei risultati avviene con i soliti criteri della performance che  si sono dimostrati inadeguati .

In questi giorni la Corte dei Conti ha espresso un  giudizio negativo sul contratto nazionale degli statali  (https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/03/contratto-statali-corte-dei-conti-rinnovo-deludente-nulla-per-stimolare-un-aumento-della-produttivita/4267644/) perchè vorrebbe aumenti "incentivanti e premiali" e in linea con la performance: E' evidente che la Magistratura contabile ha solo un obiettivo: vigilare su aumenti diversificati e sulla applicazione di criteri disuguali come elemento guida per la amministrazione, far credere che il fine di ogni suo intervento sia l'accrescimento della produttività che poi nella Pa non cresce con la disparità salariale ma con interventi mirati, rinnovamento degli organici, formazione e investimenti.

E cosi' la performance continua ad essere dirimente anche ai fini della valutazione della indennità di risultato per le Po secondo una logica, quella della premialità, che si prefigge l'obiettivo di  affermare logiche sempre piu' divisorie. I premi alle Po saranno gestite come già accade ai dirigenti , in base all'ammontare complessivo delle risorse,  il tutto per ampliare la parte variabile legata alla premialità.

L'esperienza induce al pessimismo, le Po sono ben poco soggette a rotazione, ci sono colleghi\e da 15 anni di titolari della medesima Po, la cui pesatura è avvenuta sempre allo stesso modo anche in presenza di organici e responsabilità assai diverse tra di loro. Sarà per questo che ormai la Po è diventata per molti una rendita di posizione attribuita per fedeltà da qualche dirigente o amministratore locale, ovviamente non dobbiamo fare di ogni cosa un fascio ma neppure cadere nella illusione che a prevalere siano sempre merito, trasparenza, obiettività.

In teoria potremmo anche pensare che il peso accordato a ciascun obiettivo potrebbe servire anche a differenziare il peso della Po e la stessa retribuzione di risultato, tuttavia sappiamo bene quanto illusorio sia stato il sistema di valutazione e i criteri di pesatura della stessa Posizione organizzativa. La differenza di pesatura e di retribuzione fino ad oggi non ha mai seguito dei criteri oggettivi e trasparenti, la esperienza diretta conosce ovviamente delle eccezioni ma la maggioranza dei casi va in una direzione ben diversa.

Infine , il cosiddetto interim, ossia un incarico di po accordato a chi ne ha già uno; il nuovo contratto prevede che l'incarico aggiuntivo determini un aumento della retribuzione tra il 15 e il 25%  . Ma a determinare la percentuale di aumento della retribuzione saranno ancora una volta criteri astratti travestiti da parametri oggettivi come la complessità delle attività e il livello di responsabilità, termini con i quali nel corso degli anni si sono attribuite a taluni rendite di posizioni fisse anche quando la macchina organizzativa e le direzioni alle loro dipendenze cambiavano radicalmente fisionomia.

Alla luce di queste considerazioni, le novità del nuovo contratto rischiano di essere ben poca cosa, anzi senza timori di smentita....aria fritta

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