Problematiche della Polizia Municipale
Il punto di partenza della nostra analisi non può che essere quello occupazionale.
La domanda è semplice : l’attuale dotazione organica della P.M. risulta
adeguata?
La risposta corretta è: dipende
……… ovviamente dai servizi erogati.
Attuale dotazione organica: 130 agenti (+11 amministrativi/tecnici)
I servizi sono erogati 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno
Considerando il riposo settimanale, abbiamo 19 dipendenti in riposo
ogni giorno (130 diviso 7)
Ovvero, il numero di dipendenti in servizio ogni giorno si riduce, in media, a 111.
Poi bisogna considerare le assenze per ferie, festività, permessi,
malattie, …
·
Quanti turni vogliamo coprire?
Due turni (mattino e pomeriggio)?
In questo caso abbiamo 55 dipendenti per turno
Tre turni? Quattro turni?
Ogni turno aggiuntivo comporterebbe una riduzione
di personale impiegato negli altri turni.
In questi anni è stato incrementato sia il numero
dei turni (dal 2015 è attivo il turno notturno nei fine settimana) che il
numero di personale impiegato nel turno serale, il tutto senza che vi sia
stato un incremento della dotazione organica: è evidente che questi
incrementi hanno inciso negativamente sugli altri turni, in particolare sul
carico di lavoro del personale e sulla qualità dei servizi erogati.
·
Servizi congiunti con forze di polizia
Già da diversi anni abbiamo registrato un sensibile
aumento del numero dei servizi della PM disposti dalla Questura (ma la PM non
dipenderebbe funzionalmente dal Sindaco?). Quando il numero dei servizi
congiunti cresce vertiginosamente, si rischia di togliere al Sindaco la
responsabilità dell’azione amministrativa dell’Ente che è chiamato a governare.
Specifici protocolli d’intesa in tutta Italia (a
Pisa fin dal 2003, e riaffermati anche dal recente patto per la sicurezza)
hanno sancito l’impiego esclusivo della PM per il rilievo degli
incidenti stradali nel territorio comunale, per liberare le forze di polizia da
altri compiti (furti nelle abitazioni, risse, spaccio stupefacenti, …). Ma
attenzione: quanto appena scritto accade solo in teoria (e perché il Sindaco
tace?), la PM sovente, oltre al rilievo di sinistri stradali, viene impiegata
per espletamento di servizi e interventi demandati in via prioritaria a PS e
CC.
·
Reparto cinofilo
E’ priorità dotarsi di un reparto cinofilo? Il costo annuo ammonta a oltre 100.000
euro, con la stessa cifra si possono assumere 3/4 dipendenti da impiegare negli
ordinari compiti di istituto… senza considerare che i servizi antidroga non
dovrebbero essere la priorità per la PM. La nostra proposta (fino ad oggi
inascoltata) è rinunciare al reparto cinofilo e procedere con altre assunzioni
di agenti di Pm da impiegare in strada
SEDE INADEGUATA
·
Spogliatoi
Sono fin troppo noti i problemi di umidità dovuti
alla progettazione dell’immobile: locali spogliatoio al piano seminterrato, con
docce, pareti in cartongesso, assenza di finestre, impianto di areazione
adeguato (in una stanza era assente) solo dopo l’insediamento degli uffici e l’intervento
di sindacato e ASL.
Dimensioni insufficienti: in previsione di un auspicato, e più
volte promesso dall’AC, incremento della dotazione organica, attualmente non vi
è spazio per ospitare gli armadietti per nuovi dipendenti. Quelli attualmente
in dotazione, come noto, hanno limitata capienza, insufficiente a contenere i
capi di vestiario, con impossibilità di riporre in scomparti separati uniforme
e vestiario personale: furono acquistati di dimensioni ridotte proprio a causa
della mancanza di spazio.
·
Uffici
La situazione degli uffici non è migliore di quella
degli spogliatoi: spazio complessivamente insufficiente ad ospitare tutte le
UU.OO. della PM, tant’è che, con interventi successivi, si sono reperiti spazi
ulteriori rispetto a quelli che il Comune ha acquistato dalla società Sviluppo
Pisa (che è della Pisamo, che a sua volta è del Comune… ginepraio della
matrioska delle società in house… qui ci sarebbe da scrivere un trattato
enciclopedico): la polizia commerciale (annona) e il Nucleo di Controllo (che
opera in sinergia con SUAP e SEPI) si trovano in spazi distanti dagli altri
uffici, originando un complessivo frazionamento della sede.
La maggior parte delle stanze sono pensate per 2
dipendenti, ma di fatto vengono occupate da 3 o più persone.
Inutili i lavori per l’adeguamento di quella che
dovrebbe essere la camera di sicurezza: inadeguata la posizione, in un
corridoio fruibile da chiunque, con potenziali rischi per gli utenti.
PROGETTO INCENTIVANTE e ARTICOLAZIONE ORARIO DI LAVORO
Di recente sono state apportate modifiche alla parte normativa del progetto Pisa città sicura. Di fatto
sono stati introdotti una serie di orari di lavoro prima non previsti, come
16-22 o 03-09 e altri ancora, il tutto alla ricerca della massima
“flessibilità” nella gestione dell’orario di lavoro del dipendente (e quindi
della sua vita), a tutto vantaggio del datore di lavoro che, a seconda delle
esigenze di servizio, può disporre della forza lavoro a suo eccessivo
piacimento.
Anche gli orari di lavoro ordinari (fuori progetto) hanno subito una
variazione: ora per tutte le UU.OO. sono previsti due orari di lavoro per
ciascun turno (es. mattino 7-13 e 8-14, pomeriggio 13-19 e 14-20). E il
dipendente, ogni giorno, viene messo a conoscenza dell’orario che dovrà
svolgere solo con un giorno di anticipo. Ma non era stato deciso con i
Sindacati di predisporre orari con un certo anticipo?
SPECIFICHE RESPONSABILITA’
Al solito, ma è caratteristica comune a tutto l’Ente, vengono
attribuite le specifiche responsabilità solo a posteriori; anziché attribuirle,
formalmente e con provvedimento motivato, all’inizio dell’anno e poi al termine
liquidare i compensi previsti, si segue il percorso inverso: nell’anno
successivo vengono liquidati i compensi relativi all’anno precedente, originando
di fatto operazioni che assumono il sapore di ricompensa/spartizione di risorse
a chi torna comodo.
Alcune categorie risultano sempre escluse: in particolare gli
amministrativi non risultano mai destinatari di questi compensi. Tranne in
rari casi, le specifiche responsabilità sono sempre attribuite al personale di
categoria D, perché già responsabile di U.O.
MANCANZA DI UN REGOLAMENTO DEL CORPO
Manca il regolamento del Corpo, con il quale disciplinare una serie di
situazioni particolari, come per esempio l’esenzione dai servizi esterni per
chi ha superato un determinato limite di età: è giusto che gli over 60 possano
essere impiegati in servizi esterni?
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