Anche l'economia di guerra Usa inizia perdere colpi

 L’economia statunitense inizia ad arrancare dopo mesi di crescita, nell'ottobre 2024 sono stati creati appena 12 mila posti di lavoro a fronte di fronte alla previsione di oltre 110 mila posti. Sono i peggiori dati riportati da 4 anni a questa parte quando in piena pandemia vennero persi quasi 250 mila posti.



Gli scioperi diffusi nel paese dopo la chiusura di stabilimenti e magazzini, una crisi occupazionale ed economica con la quale il futuro presidente Usa dovrà presto fare i conti. I dati occupazionali non sono certo incoraggianti tanto che 7 degli ultimi 9 mesi hanno riportato statistiche assai inferiori alle previsioni e il calo occupazionale è del tutto evidente

Sono andati perduti migliaia di posti di lavoro e molti altri si aggiungeranno con la riorganizzazione delle industrie statunitensi, particolarmente numerosi i disoccupati nel settore dell'auto, della logistica, del commercio ma anche in settori tecnologici fino al sistema educativo dove migliaia  sono i lavoratori della scuola che  stanno perdendo il lavoro sia negli stati tradizionalmente democratici che in quelli repubblicani.

Negli anni della Presidenza Biden/Harris, i fondi COVID-19 ESSER (Elementary and Secondary School Emergency Relief) sono stati interrotti, stesso discorso vale per i distretti scolastici che stanno chiudendo le scuole e licenziando docenti e amministrativi, i tagli nella sanità pubblica sono stati numerosi tanto che  la società di ricollocamento Challenger, Gray & Christmas, Inc. stima i tagli, nel 2024, ai posti di lavoro nel settore dell'istruzione più che raddoppiati in meno di un anno. E secondo altri consulenti i posti da tagliare nelle scuole sono ancora molti, si parla di circa 38o mila unità .

Se si lesinano fondi alla sanità e all'istruzione, l'amministrazione Biden/Harris ha stanziato oltre 1 trilione di dollari a bilancio per le spese militari, un record di tutti i tempi.

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