La miseria della indennità di vacanza contrattuale
Miseria non indennità di vacanza contrattuale
Cgil Cisl Uil cantano vittoria ma la indennità di vacanza contrattuale rappresenta una vergogna, una beffa ai danni dei lavoratori pubblici.
A partire da Aprile viene erogata l’indennità di vacanza contrattuale pari allo 0,42% dello stipendio tabellare che diventerà lo 0,7% dal 1 luglio.
Fino a pochi anni fa pur in ritardo di mesi \anni percepivamo gli arretrati contrattuali, poi per risparmiare hanno trovato la Indennità di vacanza contrattuale calcolata con quell'indice Ipca (indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi membri dell’Unione europea) che ha determinato la perdita costante del potere di acquisto dei nostri salari.
Chi rivendica come successo una cifra che si aggira mediamente attorno a 10 euro è disposto a sottoscrivere contratti nazionale con cifre irrisorie che non permettono alcun recupero del potere di acquisto
Accettare poi un indice svantaggioso imposto dall'Unione Europea con il quale calcolare i futuri incrementi contrattuali determina la resa finale del sindacato rispetto ai dettami dei Governi e della Troika.
La legge di Bilancio ha stanziato fondi irrisori per i nuovi contratti ma invece di mobilitare i lavoratori e le lavoratrici i sindacati complici hanno taciuto e oggi esaltano la miseria come conquista
Cgil Cisl Uil cantano vittoria ma la indennità di vacanza contrattuale rappresenta una vergogna, una beffa ai danni dei lavoratori pubblici.
A partire da Aprile viene erogata l’indennità di vacanza contrattuale pari allo 0,42% dello stipendio tabellare che diventerà lo 0,7% dal 1 luglio.
Fino a pochi anni fa pur in ritardo di mesi \anni percepivamo gli arretrati contrattuali, poi per risparmiare hanno trovato la Indennità di vacanza contrattuale calcolata con quell'indice Ipca (indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi membri dell’Unione europea) che ha determinato la perdita costante del potere di acquisto dei nostri salari.
Chi rivendica come successo una cifra che si aggira mediamente attorno a 10 euro è disposto a sottoscrivere contratti nazionale con cifre irrisorie che non permettono alcun recupero del potere di acquisto
Accettare poi un indice svantaggioso imposto dall'Unione Europea con il quale calcolare i futuri incrementi contrattuali determina la resa finale del sindacato rispetto ai dettami dei Governi e della Troika.
La legge di Bilancio ha stanziato fondi irrisori per i nuovi contratti ma invece di mobilitare i lavoratori e le lavoratrici i sindacati complici hanno taciuto e oggi esaltano la miseria come conquista
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