MEDIOEVO E SANFEDISMO
MEDIOEVO E SANFEDISMO di Franco Astengo
Da Salvini, oggi, al raduno sovranista di
Milano:
“il
rosario in mano mentre diceva "Mi affido al Cuore immacolato di Maria che
ci porterà alla vittoria" e un messaggio diretto al Papa, che ha suscitato
i fischi della piazza diretti al Pontefice”.
Da tempo si cerca di descrivere la fase
di vero e proprio “arretramento storico” che stiamo vivendo e non sempre si
riesce a definirne i contorni anche perché si cerca di analizzare
principalmente l’ambito economico e politico – sociale.
Questa frase pronunciata da Salvini nel
comizio tenuto oggi a Milano ci fornisce invece un’idea più definita del
fenomeno: siamo di fronte ad un fatto di enorme impatto culturale, di vero e
proprio ritorno all’indietro che non saprei se definire verso il sanfedismo o
verso il medioevo: forse le due epoche s’intrecciano.
Il tema di fondo a questo punto non
diventa più nemmeno quello dei migranti: è un attacco radicale all’insieme
della costruzione della convivenza civile fondata sui diritti umani patrimonio
delle Costituzioni democratiche.
E’ stato scritto e detto di “chiusure”:
ci troviamo assolutamente all’interno di un discorso di arroccamento dai toni
lefebvriani ,cui è necessario rispondere con fermezza.
Non bisogna aver timore di sollevare
questioni che possono risultare utili alla pubblicità di un avversario di
questo genere e neppure bisogna aver paura delle parole e arrendersi alla
ricerca di precisione da parte di certe ricostruzioni storiche.
E’
necessario affermarlo con chiarezza: la categoria politica cui si affidano,
attraverso questo tipo di richiami, i sovranisti europei è di natura clerico –
fascista e la loro direzione di marcia è appunto quella del sanfedismo e del
medioevo più buio.
Poi che Salvini si muova in questa
direzione per aver fiutato il vento e sviluppando soltanto propaganda, non
significa nulla: il punto sta nella permeabilità di queste parole di fronte
alal reazione di massa e questa va combattuta con le armi della ragione e della
cultura.
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