QUANDO LA BANCA CHIAMA NON C'E' GOVERNO CHE NON ACCORRA
QUANDO LA BANCA CHIAMA
NON C'E' GOVERNO CHE NON ACCORRA
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di Marco Bersani
La
“prima volta” è arrivata anche per il governo del cambiamento. Al
termine di un Consiglio dei Ministri convocato con urgenza lunedì
scorso, la maggioranza gialloverde, a dispetto di tutti i proclami
contro i governi precedenti, giudicati “al soldo delle banche”, ha
approvato il suo primo decreto salva-banche.
Questa volta riguarda la Cassa di Risparmio di Genova (Carige),
le cui difficoltà finanziarie sono facilmente riassumibili, scorrendo
le motivazioni della sentenza con cui il Tribunale di Genova ha
condannato l'ex Presidente Berneschi e il suo braccio destro Ferdinando
Menconi, ex capo del settore assicurativo, rispettivamente a 8 e 7 anni
di reclusione.
Vi si legge infatti: “ (..)
Il maggiore gruppo bancario ligure è stato condotto al progressivo
depauperamento attraverso un minuzioso e costante disegno truffaldino,
architettato da un comitato d’affari occulto, che come obiettivo aveva
unicamente l’arricchimento personale. Un vero e proprio gruppo criminale
che sfruttava le proprie posizioni apicali, aveva appoggi
internazionali e si appoggiava sistematicamente su paradisi fiscali e
banche offshore”.
Il
disastro che è seguito, argomentano i magistrati, era già scritto nella
concentrazione di potere nelle mani del padre-padrone, depositario di un
potere che, secondo Bankitalia, “raramente si è visto nelle mani di un amministratore, ed è stato esercitato con modalità disinvolte e spregiudicate”
E quando il disastro si realizza, chi deve porvi rimedio se non la collettività?
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