A maggio si vota su due referendum sul lavoro


Fissato per il 28 Maggio il giorno in cui saremo chiamati alle urne per un referendum abrogativo in materia di responsabilità solidale negli appalti e di voucher. Due quesiti per altrettante schede
Votare si

Inutile dire che dopo il boicottaggio del referendum sulle trivelle, anche i due quesiti in materia di lavoro rischiano di essere neutralizzati dall'astensionismo o in parte vanificati dall'arrivo di una leggina che limiterà l'uso del voucher.

La consulta ritenne illegittimi altri quesiti referendari, in particolare quello sull'art 18.

Approfondiremo gli argomenti nei prossimi giorni ma è evidente che bisogna evitare, anche con la mobilitazione, che il Governo presenti e faccia approvare qualche leggina con l'intento di salvaguardare il voucher che, dati alla mano, si è dimostrato lo strumento migliore per delegittimare regolari contratti a tempo indeterminato e determinato

Con il jobs act non c'è stato il boom occupazionale promesso da Renzi, con il voucher il ricorso ai buoni lavoro ha avuto invece una straordinaria impennata.

Il nuovo codice degli appalti ha tolto ogni forma di responsabilità solidale danneggiando solo la forza lavoro

Ricordiamo come sia proprio la responsabilità solidale negli appalti lo strumento atto ad impedire che ci siano discriminazioni e differenze di trattamento tra quanti lavorano nell’azienda committente e quanti invece in un’azienda appaltatrice o in in sub-appalto,

Il quesito referendario ristabilisce il fatto che nel sistema degli appalti chiunque operi debba avere uguali diritti e medesime tutele.

A essere colpiti\e sono i lavoratori e le lavoratrici vittime dei processi di esternalizzazione o chi operando nella catena degli appalti si trova con aziende fallite, con i vecchi datori di lavoro non piu' reperibili, volatizzati per non pagare le spettanze alla forza lavoro.

Sarebbe già un successo far passare il concetto della responsabilità solidale tra committente e appaltatore con diritti uguali per tutti, sarebbe utile esprimere con il voto una mozione di sfiducia al Governo e al Pd.

Il rischio è che una volta passato il referendum , si trovi anche il modo di aggirare la volontà popolare.

Ma in ogni caso bisogna tenere duro, questi referendum, anche se promossi da una forza sindacale complice e silente rispetto al lavoro gratuito, all'aumento dell'età pensionabile, disposta a firmare ogni genere di contratto nazionale e decentrato, vanno sostenuti come occorre appoggiare ogni strumento utile a contrastare lo smantellamento dei diritti acquisiti

Commenti