Assistenza familiari con disabilità: una sentenza interessante


In questi anni i diritti sono diventati per i datori di lavoro dei privilegi. Sovente chiedere dei congedi parentali o anche i permessi per assistere un familiare con disabilità significa attirarsi antipatie del diretto superiore o del datore di lavoro, ovviamente non possono negarci i permessi ma alla fine dell'anno , quando valuteranno la singola prestazione anche ai fini del salario di secondo livello, la non totale disponibilità allo svolgimento dei servizi, potrebbe costituire motivo di penalizzazione.

Nei mesi scorsi alcuni dipendenti di aziende pubbliche e private hanno manifestato il loro disappunto per non essere stati trasferiti in sedi piu' vicine al proprio familiare disabile, trattasi di lavoratori\trici che beneficiando della 104 chiedevano di avvicinarsi a casa a seguito del peggioramento delle condizioni di salute del familiare da assistere. In alcuni casi le richieste non sono state accolte e il diniego non è stato accompagnato da motivazioni plausibili

Ora è uscita una sentenza che restituisce la possibilità di soddisfare diritti non sempre rispettati

la notizia completa è al seguente link


http://www.studiocataldi.it/articoli/25392-legge-104-quando-scatta-il-diritto-al-trasferimento-per-assistere-il-familiare-disabile.asp

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