Fine Giugno 2022: i contagi da Covid nei luoghi di lavoro aumentano ma non ci sono norme a tutela della forza lavoro

 Crescono i contagi da Covid ma al contrario del passato non ci sono clamori mediatici, anzi sembra quasi che la attuale versione del virus (con elevata trasmissibilità ma, per ora, basso numero di morti), alla fine sia accolta come una sorta di benedizione.

La mascherina è consigliata ma non obbligatoria (anche se potrebbero tornare a breve, con l'ennesimo Dpcm, sull'argomento obbligando la mascherina nei luoghi di lavoro), non esiste alcun obbligo di comunicare agli Rls (rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza) i nuovi contagi ammesso che poi gli Rls si  attivino in qualche modo.

Come Rls del Sindacato Cub abbiamo scritto email, contattato funzionari e dirigenti, vertici dell'Amministrazione Comunale per chiedere sanificazioni straordinarie laddove si sono registrati più casi di Covid, abbiamo perfino sollecitato una riorganizzazione dei servizi , l'adozione di un capitolo di bilancio a carico dell'Ente per effettuare tamponi rapidi a tappeto pur su base volontaria.

Un autentico muro di gomma e nel frattempo aumentano i casi di covid, perfino le lavoratrici delle pulizie in appalto, non vengono avvertite dei casi (non parliamo dei nomi dei diretti interessati) destinando loro qualche ora in più (come sarebbe logico) per pulizie e sanificazioni accurate.

Sembra ormai che i contagi siano responsabilità della forza lavoro rea di non igienizzare le proprie postazioni (con una sorta di Kit fai da te comprato a proprie spese), di non indossare la mascherina anche al cesso. Sono perfino ripresi gli eventi pubblici, quelli con migliaia di partecipanti, delle procedure da seguire non intravediamo traccia.

La forma lieve (ma non per tutti\e) dell'attuale virus non deve far dimenticare l'elevato indice di positività, se poi guardiamo ai dati statistici si capisce che la situazione è ben diversa con l'aumento dei ricoveri in terapia intensiva (oltre il 7% in più in un solo giorno), quasi 28 mila nuovi casi e il picco dei casi previsto per fine Luglio giusto a ricordare che il luogo comune secondo cui in estate il virus sarebbe scomparso è smentito dai fatti.

Come accaduto in questi due anni lavoratori e lavoratrici sono lasciati al loro destino in attesa di tempi migliori e con i soliti scaricabarile.

Sindacato di Base Cub

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