La falsa narrazione dell'aumento del costo dei combustibili
La falsa narrazione dell'aumento del costo dei combustibili
Negli ultimi giorni i gruppi capitalistici dominanti e il governo Draghi stanno diffondendo una narrazione totalmente falsa dell’aumento del prezzo del gas e dei combustibili fossili in generale. Si vuole accreditare la leggenda metropolitana che è tutto causato dalla presunta preparazione pluriennale dei Russi alla guerra in Ucraina. Anche una persona preparata e normalmente corretta come Franco Bernabe’, ha dichiarato, qualche giorno fa, nel corso di una trasmissione televisiva, che i Russi, in una lunghissima prospettiva bellica, avrebbero abbandonato il mercato spot del gas presso la borsa di Amsterdam per farne aumentare i prezzi. Quest’affermazione è spudoratamente falsa e smentisce quanto detto e scritto fino a pochi giorni fa dallo stesso Bernabe’.
I Russi sono sempre stati contrari ad affidare movimento giornaliero della finanza, ai movimenti su larga scala dei pescecani europei del gas (Vitol, Shell, Eni ed altri), alle speculazioni degli hedge fund e della finanza derivata nella formazione dei prezzi.
Anzi, hanno sempre messo in guardia gli operatori europei e la stessa UE dai pericoli d’instabilità per il mercato del gas di affidarsi alla borsa per le operazioni spot, consigliando le proprie controparti europee a porre in essere con la stessa Russia contratti pluriennali (anche trentennali) a prezzi fissi o comunque concordati. Nel mio saggio ciò è abbondantemente trattato e spiegato, spero chiaramente.
Lo scopo di questo cambiamento repentino nella narrazione dei gruppi dominanti è il seguente: essi temono una catastrofe economico-sociale nei prossimi mesi e cercano un facile capro espiatorio nel “nemico”. Come in tutte le guerre e in tutte le economie di guerra. Hanno raccontato il falso sull’esproprio colossale delle bollette, con le quali scaricano sulla popolazione italiana i guadagni stratosferici dei pescecani del gas. Temono che l’iperinflazione in arrivo e il conseguente massacro sociale possano far saltare le fondamenta dell’attuale regime. I dati dei prezzi mensili dei contratti spot (tab.1) dimostrano come ad ottobre 2021, quando la guerra in Ucraina non era ancora all'orizzonte, il costo del gas sul mercato olandese (TTF) era agli stessi livelli di maggio 2022
Tabella 1: i prezzi spot del gas naturale sul mercato olandese del TTF fra settembre 2021 e maggio 2022
I prezzi spot del gas nel mercato TTF Mese Anno Costo in $ al mc Agosto 2021 0,472 Settembre 2021 0,679 Ottobre 2021 0,936 Novembre 2021 0,874 Dicembre 2021 1,178 Gennaio 2022 0,895 Febbraio 2022 0,889 Marzo 2022 1,342 Aprile 2022 0,990 Maggio 2022 0,956
Mercato spot: è il prodotto nel quale lo scambio dei prodotti trattati (merci, titoli, valute ecc) avviene con liquidazione (consegna dei titoli e pagamento del controvalore) immediata cioè con differimento di pochi giorni. Il mercato spot è anche denominato a pronti, mercato contante o mercato cash poiché la liquidazione dei contratti di compravendita negoziati in ogni giornata è eseguita con un differimento molto breve (pochi giorni). Il differimento è legato solo a ragioni tecniche (tempo richiesto per portare a termine il processo di liquidazione); l’acquirente deve disporre del denaro e il venditore degli strumenti negoziati il giorno stesso nel quale lo scambio è effettuato
Diamante (Cs),
26 giugno 2022
Raffaele Picarelli
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