Affidamenti diretti degli appalti è forse sinonimo di corruzione?


Affidamenti diretti degli appalti è sinonimo di corruzione? No ma occorre attenzione
il 60% degli appalti banditi  in Italia avviene con incarichi diretti e non attraverso procedure di gara,sono dati preoccupanti che dimostrano quanta strada si debba ancora percorrere. A scegliere le ditte sono spesso funzionari e dirigenti della Pa con inviti diretti e senza alcun avviso pubblico. 

Non saremo certo noi  a parlare di concorrenza visto che uno dei pilastri del libero mercato ha determinato bassi salari e scarse tutele, detto cio' una procedura senza gara sovente si tramuta anche nell'aumento dei costi non essendoci una base d'asta che permetta di scegliere tra piu' opzioni. 

Non che debba prevalere la logica del minore costo come ormai avviene con le solite , e crescenti, ripercussioni negative sulla forza lavoro, ma stiamo pur sempre parlando di soldi pubblici che anderebbero spesi bene o meglio  tutelando la forza lavoro, la trasparenza degli atti
Questi ed altri dati scaturiscono dalla Relazione annuale dell'Anac mentre nel paese si parla del decreto Sblocca-cantieri appena  licenziato in prima lettura dal Senato. 

Il rischio che corriamo è di trovarci nuovamente tra appalti al ribasso che premieranno la miglior offerta economica (quella piu' bassa) che poi determina condizioni salariali e lavorative infime, poi alcuni sono invece preoccupati di salvaguardare il principio della concorrenza e del libero mercato e non sempre nell'ottica del risparmio dei soldi pubblici e della loro proficua spesa.

 Affidamenti diretti sulla base di 3 soli preventivi per lavori fino a 150 mila euro, riduzione delle tutele a favore della forza lavoro negli appalti, troppi spazi concessi al subappalto che potrà arrivare fino al 40%, stesso discorso per l’appalto integrato, sono questi alcuni dei seri motivi di preoccupazione per lo Sblocca cantieri.

Oggi gli appalti pubblici non sono solo a rischio corruzione ma rappresentano un colossale giro di soldi sui quali occorre vigilare, quando si parla di controllo della spesa pubblica non dovremmo pensare ai tagli del sociale o della sanità , oppure alla riduzione dei salari,  ma guardare ai costi degli appalti, ai prezzi di riferimento evitando gli sprechi. E gli sprechi portano sovente corruzione penalizzando i cittadini e la forza lavoro, invisibile e sottopagata, degli appalti





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