Le richieste dirigenziali al Comune di Pisa: non ci resta che piangere!

Le richieste dirigenziali: non ci resta che piangere

La Rsu aveva sollecitato le richieste di fabbisogno di personale redatte dai Dirigenti per confrontarle con il Piano del personale poi adottato dalla Amministrazione con delibera di Giunta
Dalla lettura degli atti si evince che molte richieste non sono state prese in considerazione, il Piano assunto tiene forse  piu' conto del Programma di Mandato del Sindaco che delle reali necessità per gli uffici e i servizi. Traspare poi la assenza di percorsi formativi per individuare il personale, adeguatamente formato, al fine di raggiungere le competenze necessarie alla gestione dei servizi anche con l'ausilio di nuove e accresciute professionalità
 
Nello specifico
  • ci sono casi di mobilità avvenute (con quali criteri? perché senza sostituzione alcuna?) che hanno lasciato sguarniti (da mesi\anni) gli uffici privandoli del personale indispensabile, diverse richieste dirigenziali poi non state esaudite:
  • Il piano di fabbisogno adottato non sempre spiega dove saranno collocati i nuovi assunti, il che rende difficile un confronto e una verifica puntuale tra piano di fabbisogno \ richieste dei dirigenti\reali necessità dei servizi
  • alcuni settori vedono dipendenti prossimi alla pensione e non esiste certezza sulla assegnazione alle stesse di personale (dovrebbe , tale certezza, arrivare da un allegato al Piano di fabbisogno che preveda  uffici e direzioni alle quali destinare il personale di nuova assunzione). Sarebbe utile e necessario capire, allora, se l'Amministrazione non abbia intenzione di esternalizzare alcuni servizi e, in caso contrario, mancando personale, come ritiene possibile gestirli
  • Alcuni settori poi saranno investiti dai pensionamenti, il rischio che corriamo è di trovare a fine anno molti uffici sguarniti. Serve non solo personale ma anche un periodo di formazione e di affiancamento per la trasmissione delle competenze necessarie e indispensabili.
  • Alcuni servizi, per esempio i demografici, saranno investiti dallo tsunami della quota 100, in assenza di personale molti di loro dovranno chiudere i battenti con grave danno per la popolazione
  • Poi ci sono esempi di dirigenti che chiedono il passaggio di singoli dipendenti (con nomi e cognomi) ai livelli superiori con una logica (chiamiamola tale) che sfugge ad ogni ratio e soprattutto denota la vecchia abitudine dello svolgimento di mansioni superiori mai riconosciute dall'Ente. Se ci sono mansioni superiori da riconoscere lo si faccia, se invece qualcuno svolge mansioni superiori perché chi dovrebbe garantire certe prestazioni non è in grado di farlo, apriamo un ragionamento sulla gestione dei servizi e sulla necessità di costruire percorsi di mobilità e di formazione del personale. Ma poi le richieste di progressione tengono conto dell'anagrafe delle competenze interne alle singole direzioni, per dircela tutta sono merci di scambio (che nella Pa non dovrebbero esistere) o equi riconoscimenti di mansioni superiori a lungo svolte e mai riconosciute? E i dirigenti e funzionari Po fino ad oggi dov'erano? E perché non si è provveduto a formare il personale in base alle reali necessità dell'Ente? A chi imputare allora ritardi e mancanze?
  • in questi anni si è utilizzato poco e male gli strumenti della formazione e della mobilità interna, pochi sono stati i cambiamenti di profilo professionale e quelli avvenuti riconducibili alle inidoneità. Ben altri dovrebbero essere i percorsi di gestione delle risorse umane all'interno dell'Ente.
  • Ci sono poi fabbisogni piegati alle istanze della politica a discapito delle reali necessità dei servizi
  • Quale nesso esiste tra i fabbisogni di personale e le microstrutture?
  • E per concludere, si è tenuto conto, nella analisi di fabbisogno, di tutte quelle competenze trasferite all'Ente locale che necessitano di percorsi formativi per accrescere competenze e professionalità? E rispetto al passato quali competenze nuove sono necessarie e quali delle vecchie non sono giudicate piu' indispensabili?
Su questo chiediamo all'Amministrazione Comunale un reale confronto, certi di potere fornire il nostro contributo alla costruzione di servizi migliore e piu' efficienti
 
Sindacato Generale di Base Comune di Pisa

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