Le assunzioni possibili negli Enti Locali. Il sindacato sfidi le Amministrazioni sul piano di fabbisogno di personale
La quota 100 aprirà una autentica voragine negli organici della Pubblica amministrazione e gli enti locali non sfuggiranno a questa sorte. Per questo occorre muoversi fin da ora e farlo guardando alle esigenze reali degli Enti.
Le amministrazioni locali e regionali debbono fin
da ora rivedere la programmazione del fabbisogno del personale al fine
di utilizzare tutte le opportunità offerte dal Dl 4/2019 che non è
ancora definitivo ma ha subito alcune importanti mofidiche nell'aula del
Senato. Per essere piu' chiari. è possibile rivedere i regolamenti
imponendo la regola ai futuri assunti dei 5 anni di permanenza
nell'Ente.
Nel caso della Pm, crediamo che non
sia possibile utilizzare la graduatoria concorsuale visto che il
concorso ultimo è stato bandito dopo il 1 Gennaio, quindi anche nel caso
della Pm i tempi , se confermati all'atto della definitiva approvazione
della legge, si allungherebbero.
Ma il ragionamento dovrà
essere fatto per tutte le figure professionali e il piano di fabbisogno
non potrà che seguire alcuni criteri utilizzati per quelle che un tempo
erano le dotazioni organiche, con un occhio ai cessati e ai loro profili
e non per rispondere al programma di mandato del sindaco (l'esperienza recente e la inadeguatezza degli ultimi piani di fabbisogno
servano da lezione). Ergo già nel 2019 sarà possibile utilizzare
le capacità assunzionali del 2018, 2017, 2016, 2015 e 2014 (ossia i
risparmi derivanti dalle cessazioni del 2017, 2016, 2015, 2014 e 2013).
Ad
oggi le assunzioni maturano in base alle cessazioni dell'anno prima,
quindi per approfittare delle nuove normative si prende necessaria la
nuova programmazione del fabbisogno del personale relativa al prossimo
triennio 2019/2021 con tanto di revisione del Documento unico di
programmazione e del Bilancio Preventivo comunale
Questa è la sfida che il sindacato lancia all'amministrazione comunale di Pisa
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