Sul grave incidente del 25 luglio nella darsena di Viareggio
La buona sorte (visto che la sicurezza sul lavoro è di esclusiva pertinenza del "fato") ha voluto che i lavoratori fossero appena usciti per aver terminato il turno di lavoro. Pertanto non vi sono state conseguenze, né stragi come abbiamo vissuto, proprio a Viareggio, il 29 giugno 2009.
Lo scetticismo è comprensibile: il comune mortale che ha visto sopra la propria testa muoversi una spaventosa ed enorme nuvola nera, che attraversava tutta la città e veniva trasportata dal forte vento verso i paesi limitrofi (probabilmente Massarosa, Camaiore ...), non poteva, non può, essere tranquillo.
Abbiamo il diritto a essere preoccupati per la salute dei cittadini perché è come fosse bruciato un inceneritore a cielo aperto. Addirittura non è stato neppure chiuso, in via precauzionale, l'asilo nido nei pressi del luogo dell’incendio.
E’ complesso dimostrare la correlazione e le conseguenze sulla salute di questi eventi come, del resto, non fu possibile per la strage di Viareggio, a nostro avviso, per un disastro ambientale. Occorrono valutazioni serie, accurate, sistematiche, indagini epidemiologiche sullo stato di salute della popolazione con il supporto dei medici di base. Consapevoli delle difficoltà, dove la sanità pubblica è al degrado e la salute in termini di prevenzione viene abbandonata.
Riteniamo questo un aspetto irrinunciabile, per cui intendiamo lanciare l’allarme ai cittadini nella convinzione che questo incendio abbia causato una sorta di disastro ambientale in un territorio come la Versilia già molto provato visto il primato di morti per tumori e per tutte le altre cause della regione Toscana.
Pretendiamo che le istituzioni non facciano, come troppo spesso avviene, orecchie da mercante, ma si rendano attive nell’attuazione delle procedure urgenti e necessarie ai monitoraggi e, innanzitutto, alla prevenzione.
- Comitato Sanità Pubblica - Versilia Massa Carrara
- Medicina Democratica Sez. Versilia Massa Carrara
Viareggio, 27 luglio 2023
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