Aumentano le pensioni nel 2018? Ma fateci il piacere...

Si dice che nel 2018 le pensioni cresceranno della esorbitante cifra dell '1,1% in virtu' dei calcoli dell’inflazione stimata . Lo sappiamo dalla Gazzetta Ufficiale, dalla approvazione di un decreto che per il 2018 fissa l'aumento mentre per il 2017 neppure un euro in piu' è arrivato. I sistemi di calcolo sono costruiti appositamente per ridurre la spesa in materia previdenziale , del resto tra il 2016 e il 2017 il costo della vita non ci sembra sia rimasto invariato, se non fosse almeno per i contratti senza rinnovo e per la spesa delle utenze che ha subito alcuni aumenti. Ma cosi' è stato e solo nel 2018 avremo un aumento che parametrato su una pensione di 1000 euro sarà pari a 11 euro, ovviamente tutto al lordo.
Ma una rivalutazione non per tutti ma solo per gli importi più bassi, ossia per gli assegni di importo fino a tre volte quello del trattamento minimo (oggi d 501,89 euro), gli altri avranno incremento e a scalare .
Ci sembrano calcoli miseri tenuto conto che l'adeguamento è stato rinviato già di un anno, la questione è tuttavia ben altra ossia che la rivalutazione degli assegni sta diventando un problema reale  per la perdita di potere di acquisto , per il mancato riconoscimento effettivo delle tariffe sempre piu' care a dimostrazione che i sistemi di calcolo  sono ormai inadeguati a quantificare l'effettivo costo della vita. E fu cosi' che, anno dopo anno, i pensionati nell'arco di un paio di lustri si ritroveranno con assegni previdenziali da fame e l'augurio di lavorare fino a 70 anni per non vivere gli ultimi anni in una situazione a dir poco disagiata.

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