La
comunità senegalese e la Cgil denunciano una violenta aggressione ai
danni di alcuni lavoratori "colpevoli" solo di avere chiesto le loro
spettanze a padroncini, per i quali il pagamento dei lavoratori e il
rispetto dei contratti sarebbero solo un optional. Ai lavoratori va
tutta la nostra solidarietà, certi che questi episodi non sono isolati
ma il frutto di quella preopotenza quotidiana che calpesta i diritti
acquisiti e considera la forza lavoro una merce da spremere senza alcun
rispetto dei contratti, degli orari e della stessa dignità umana.
L'occasione
induce a riflettere sul modello toscano perchè non solo è in aumento il
fenomeno del caporalato (che riguarda per lo piu' migranti ma non solo
loro) ma nelle filiere degli appalti e dei subappalti non esistono
diritti elementari come il rispetto di un contratto, di un orario di
lavoro, di normative a tutela della salute e sicurezza con buste paga
sempre piu' basse e sovente irregolari.
La Magistratura
appurerà le responsabilità, ci auguriamo che i colpevoli della
aggressione squadrista siano severamente perseguiti ma nel frattempo è
arrivato il momento di fare i conti con le condizioni di lavoro e di
vita in Toscana, nel settore conciario per esempio.
Un recente studio sul settore è stato osteggiato dalle associazioni datoriali, ne consigliamo vivamente la lettura
http://www.cnms.it/attachments/article/173/UNA_DURA_STORIA_DI_CUOIO_nov2016.pdf
Il
30% della forza lavoro è stata assunta con le agenzie interinali, i
lavoratori in affitto guadagnano meno, sono utilizzabili a piacimento
delle aziende, non sanno neppure di avere , e quasi sempre non lo hanno,
un premio di risultato, hanno ben pochi diritti e solo doveri, sono
facilmente ricattabili perchè ogni loro protesta e rivendicazione
potrebbe determinare la perdita del posto e la immediata sostituzione
con altra forza lavoro.
Dal 2012 al 2014 gli
interinali nel distretto di Santa Croce sono raddoppiati e si aggirano
attorno a 3500 unità, per piu' della metà extracomunitari. L'interinale
conviene alle aziende e viene accettato dal sindacato come una sorta di
male necessario.
Ma dal rapporto si evince che quasi metà
delle aziende ispezionate sono risultate con alcune irregolarità, spesso
gravi, e irregolare era il 20% della forza lavoro.
Sono
sufficienti questi dati a dimostrare che le condizioni di vita e di
lavoro nel distretto conciario sono all'insegna della precarietà, dei
bassi salari, dei contratti instabili con sgravi fiscali e contributivi
di cui beneficiano le aziende in base a normative di legge che ormai
fanno solo gli interessi dei padroni.
In questo contesto va
inquadrata la vile aggressione ai danni dei lavoratori denunciata dalla
comunità senegalese, con aumento dei lavoratori al nero e di contratti
irregolari , con condizioni lavorative e di vita sempre piu' precarie e
insicure. Con queste premesse, episodi come quelli denunciati non sono
una eccezione ma stanno diventando fenomeni sempre piu' diffusi
soprattutto laddove dominano subappalti e bassi salari uniti a
condizioni lavorative insicure.
SINDACATO GENERALE DI BASE PISA
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