Dal Brasile....che resiste



Il MST condanna l’azione di sgombero dell’Accampamento Hugo Chávez

L’azione della polizia c’è stata giovedi 14 dicembre, con lo sgombero di 300 famiglie.

Il Comando delle Missioni Speciali (CME) è arrivato all’Accampamento in una giornata fredda e piovosa. L’obiettivo: sgomberare 300 famiglie, un nuovo sgombero dei 20 programmati nella regione su decisione del giudice Amarildo Mazzuti della Corte Agraria di Marabá.

A 10 giorni da Natale, queste famiglie non sanno dove andare e i loro figli non potranno terminare l’anno scolastico, visto che la loro scuola, che aveva sede nell’Accampamento, è stata distrutta.

Il governo statale, così come altre agenzie pubbliche non hanno fatto nulla per evitare queste violazioni dei diritti umani e non hanno proposto nessuna soluzione alternativa al conflitto. Le famiglie hanno resistito fino all’ultimo, ma non potendo continuare a gestire questa situazione, hanno deciso di cominciare lo smantellamento dell’accampamento.

In questo momento, le famiglie stanno organizzando un accampamento temporaneo in un insediamento vicino del MST.

Negli ultimi giorni, pistoleiros hanno attaccato i contadini Senza Terra, questo ha portato a una grande mobilitazione di amici e organizzazioni che hanno manifestato la loro solidarietà e hanno aperto ancora una volta il dibattito sulla situazione della terra e la violenza nella regione


Il MST e le famiglie dell’Accampamento Hugo Chávez ringraziano per le centinaia di gesti di solidarietà che sono arrivate dal Brasile e dall’estero. Tutti i messaggi di appoggio e solidarietà sono stati letti alle famiglie nella notte precedente allo sgombero e giovedi mattina mentre resistevano all’azione della polizia. Le vostre parole hanno dato loro forza e speranza.

La nostra risposta a questa grande e sorprendente solidarietà è il nostro impegno nella lotta per la Riforma Agraria e la giustizia sociale.

Non ci arrenderemo!

Mentre il latifondo vuole guerra, noi vogliamo terra!

MST – Direzione dello Stato del Pará

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