Rinnovo contratti pubblici:una scheda sintetica e riassuntiva

Ricordi? Il CCNL è bloccato dal 2009 , in tutti questi anni abbiamo perso oltre 5mila €, nell'estate 2015 la sentenza della C. C. ha stabilito l'illegittimità del blocco ma non avremo gli arretrati se non dal 2016 con la decurtazione della indennità contrattuale già erogata. Una presa di giro e nulla piu'

L’inciucio pre referendum: alla vigilia del referedum costituzionale del 30/11/2016, Cgil, Cisl e Uil siglarono un’intesa sui futuri contratti del PI. con ipteche negative per i futuri contratti. L’aumento lordo di 85€ ,dal 2018, non ci fa recuperare potere d’acquisto e in 200 mila rischiano di perdere il bonus fiscale di 80€. E intanto accettano penalizzazioni sulla malattia, sulle assenze e vincolano quote crescente del salario alla produttività divdendo e mettendo in competizione i lavoratori. E poi barattano previdenza e sanitaria integrativa al posto degli aumenti in busta paga smantellando coisi' i servizi pubblici;

Il welfare aziendale: Già nel 2007 il governo e cghil cisl uil cercarno di dirottare i soldi del Tfr dei lavoratori verso le pensioni integrative. Oggi, ci riprovano con l’adesione forzosa al fondo pensionistico integrativo e con l’istituzione di una polizza sanitaria. ( distruzione dello stato sociale).

Il balletto degli investimenti: Nell' atto di indirizzo del 6 luglio si ammette candidamente che il Fondo Espero (dedicato al comparto scuola) ha meno di 100 mila iscritti a fronte di un potenziale bacino d’utenza di 985 mila lavoratori, il Fondo Perseo Sirio ha circa 33 mila adesioni su 1.400.000 lavoratori. I due Fondi Sirio e Perseo, nel 2014 hanno subito una fusione forzata proprio per mancanza di clienti. Quindi, per invogliare i lavoratori, è promettono il paradiso con sole poche decine di euro. Ma se a ragione, nei primi anni 2000, dicevamo che occorrono 5mila€/anno per avere una decente integrazione pensionistica, le attuali cifre investite daranno ben poco ai lavoratori, ma tanto ai sindacalisti che siederanno nei consigli di amministrazione.

Solidarietà o scaricabarile?: Nell’atto di indirizzo generale del 6/7/2016 viene posta una clausola di solidarietà fra colleghi (già prevista dalla legge 151 del 2015) in cui è possibile donare parte delle ferie personali o di riposi a colleghi in difficoltà o per la creazione di un fondo ore dedicato per l’assistenza a figli minori. E' Lo stato che deve farsi carico dei problemi sociali e non gravare sui lavoratori e sulle lavoratrici

Come ti penalizzo la legge 104: Nella proposta Aran per gli uffici centrali del Pubblico Impiego, i permessi andranno programmati mensilmente e, in casi eccezionali, richiesti 24 ore prima, ma mai dopo l’inizio dell’orario di lavoro. In realtà la programmazione mensile era già stata previste in circolari del Dipartimento della F.P. o dell’Inps ma l’assoluta novità è il limite delle 24 ore. penalizzando cosi' il lavoratore o l’invalido bisognoso di cure.

Le cifre previste nella legge di bilancio: Il Servizio Studi di Camera e Senato ha pubblicato un dossier contenente una sintesi della Legge di Bilancio 201: 300 milioni € per il 2016, 900 milioni € per il 2017 e 2.850 milioni € dal 2018. Tali somme annuali corrispondono ad incrementi retributivi rispettivamente pari a: 0,36 % per il 2016; 1,09 % per il 2017; 3,48 % per il 2018 (assumendo come termine di raffronto l’ammontare retributivo dato dal trattamento economico principale ed accessorio per il 2015, al netto dell’indennità di vacanza contrattuale).Avremo 50€ lordi e solo nel 2018.

Lo scarica barile sugli altri enti: Gli pseudo aumenti restano a carico dei bilanci delle amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall’amministrazione statale, lo stesso vale per la sanità, insomma tutti gli enti che non rientrano nelle amministrazioni statali devono attingere questi importi dai loro bilanci. Quindi si mettono in competizione i rinnovi contrattuali con le assunzioni o la erogazione di servizi. Incentiivi ai comuni solo se venderanno azioni ed immobili., prosegue lo smantellamento del welfare e degli enti pubblici

Le mani sul salario accessorio: armonizzazione e semplificazione dei fondi del salario accessorio (a partire dalle indennità di disagio) e della produttività significano tagliare voci salariali e non cumularle. Invece della 14 mensilità in busta paga, il salario accessorio di tutti sarà distribuito solo a una parte del personale impoverendo i fondi decentrati, con tetti imposti per legge alla spesa destinata alle risorse integrative, sempre piu', limiti alla contrattazione nazionale e a quella di secondo livello. E poi gli organi di revisione potranno intervenire per chiedere la riscrittura dei contratti decentrato se non rispetteranno i dettami dell'austerità e a discapito della contrattazione sindacale. Esaltare il concetto di produttività significa rendere i lavoratori ostaggi di un sistema di valutazione che abbiamo visto essere largamente clientelare, discriminatorio e per nulla ispirato a principi di equità, si crea insomma un meccanismo perverso in cui i lavoratori avranno ben poco da guadagnare e molto da perdere,.

Più flessibili, per essere più schiavi : produttività, selezione e premialità ed flessibilità sono solo ostacoli al potere di acquisto e di contrattazione, se il sindacato fa propri questi concetti tradisce i lavoratori e asseconda il Governo : Emblematica è la flessibilizzazione della prestazione …

Il nuovo sistema di classificazione professionale: Con l'accesso in B1 e D1 si fa solo risparmiare gli enti locali e saranno esigibili sempre piu' numerose funzioni abbassando il costo del lavoro e i nostri salari, disconoscendo qualifiche e profili professionali attraverso la creazione di categorie uniche.

Ferie, permessi e terapie salvavita: Le ferie e i permessi retribuiti saranno anche frazionabili ad ore, questa non è una vittoria perchè i cambiamenti avvengono solo nell'ottica del risparmio e della contrazione dei costi. Si nascondono dietro presunte concessioni sui giorni di assenza per le terapia salvavita, di fatto si vuol restringere l’applicazione e cercare di inserire un tetto massimo di assenze annuali. Leggiamoci l’articolo 17, comma 9, del CCNL Comparto Scuola che prevede: «In caso di gravi patologie che richiedano terapie temporaneamente e/o parzialmente invalidanti sono esclusi dal computo dei giorni di assenza per malattia, oltre ai giorni di ricovero ospedaliero o di day hospital anche quelli di assenza dovuti alle conseguenze certificate delle terapie. Pertanto per i giorni anzidetti di assenza spetta l’intera retribuzione». Sono arrivate poi le successive e ristrettive note Aran , insomma le concessioni tali non sono perchè esistevano già e poi sono state soppresse. In realtà si vuole solo imporre vergognosi limiti restrittivi sulle spalle di lavoratori affetti da patologie gravi.

Personale turnista e Polizia Locale: Sulla turnazione la bozza Aran dice chiaramente: “In materia di turnazione è necessario chiarire definitivamente che la prestazione lavorativa in turno svolta in un giornata festiva è una ordinaria giornata di lavoro. Al personale turnista che ordinariamente in base al turno assegnato presta la propria attività lavorativa in una giornata festiva, non si applica la disciplina del riposo compensativo a recupero della festività lavorata o la corresponsione dello straordinario di cui all’art. 24 del CCNL del 14/09/2000” non sono necessari ulteriori commenti. Per quanto riguarda la Polizia Municipale prosegue il percorso securtario che trasformerà i vigili in una forza dell'ordine pubblico a discapito di tutte le altre funzioni fino ad oggi svolte. Se è positivo il riconoscimento dell'equo indennizzo e il rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, è negativo che per svolgere manifestazioni di carattere pubblico, le associazioni organizzatrici (siano sindacati, no profit o gruppi politici) le spese relative all'utilizzo della Pm siano a loro carico. E poi arriva la beffa con l' indennizzo della operatività degli agenti di Pm a carico del fondo della produttività quando invece potrebbero essere finanziate dall'art 208 del codice della strada.

Unione dei comuni e la nuova area quadri: Si continua ad incentivare l’unione dei piccoli comuni, ma ricordiamo come tali operazioni che vengono presentate come riduzione dei costi della politica, in realtà si privatizzano e si riducono servizi e personale. Sono a rischio le rappresentanze sindacali dei lavoratori, escluse da qualsiasi coinvolgimento nelle decisioni; il personale viene considerato solo una merce da svendere sul “mercato dei tagli alla spesa “quei tagli che quasi mai toccano i vertici dirigenziali, le consulenze, il sistema delle nomine ed incarichi nelle aziende partecipate. E poi aumentano i ruoli e le cariche della politica, i rapporti fiduciari che pesano sulla spesa di personale e le posizioni organizzative che in futuro saranno a bilancio dell'ente sostituendo dirigenti e facendo controllare la macchina organizzativa dagli assessori.

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