Sul Regolamento degli incentivi: prime considerazioni del Sindacato Generale di Base
Nei giorni scorsi è stato consegnata la bozza del regolamento degli incentivi che dovrà essere oggetto di contrattazione con il sindacato il giorno 4 Ottobre. La rsu ha convocato una assemblea il 2\10 ma prima di questa data i delegati e le delegate del Sindacato generale di Base vogliono presentare alcune considerazione rinviandole alla discussione collettiva.
Questo regolamento presenta molte ombre e poche luci, per esempio
si obbliga il dirigente a verificare eventuali condanne penali o incompatibilità dei dipendenti interessati, un nonsense perché dovrebbe occuparsene avvocatura e ufficio personale che hanno gli strumenti per farlo
siamo in presenza di una sproporzione degli importi tra due tipologie di contratto, i lavori e servizi e forniture. Noi siamo convinti che bisognerebbe ridurre al minimo le differenze e non acuirle come fa l'Amministrazione penalizzando servizi e forniture che poi rappresentano una parte rilevante delle gare pubbliche.
La decisione della Amministrazione è partita di abbattere l'aliquota massima dell'incentivo sia sugli appalti di lavori che di forniture e servizi è dettata da ragioni oscure e da noi non condivise perché si finisce con il mortificare le professionalità e i\le dipendenti che si assumono maggiori responsabilità. Del resto cosa dovremmo aspettarci da un Ente che ritiene dirimente per valutare dirigenti e dipendenti, l'abbattimento delle ore\ferie eccedenti ? Se vogliamo dare un senso al concetto di premialità (che a noi fa pure schifo per usare termini chiari) non dovremmo partire dal valorizzare il maggiore impegno e sacrificio?
le tabelle del regolamento redatte dalla Giunta sembrano invece dettate dalla volontà di ridurre gli importi a favore del personale e cosi' va diminuendo l'aliquota, per i lavori di importi maggiori abbassando ulteriormente i compensi
.Tornando alle forniture e ai servizi, si è stabilita in automatico un aliquota dell'1% a partire da quelli sopra soglia. Questo stride con gli orientamenti interpretativi anche della Corte dei Conti che individua invece un vincolo ben definito ossia l'affidamento mediante procedura competitiva (ovvero una gara). Ci sono molti appalti di forniture e servizi affidati al di sotto dei 221.000€ e sopra la soglia limite per l'affidamento diretto ma tutto cio' non esclude l'assunzione di responsabilità ben definite che invece vengono sminuite e negate
la ripartizione dell'incentivo nel gruppo di lavoro è un tema sul quale sarà difficile trovare un equilibrio visto che ciascun tecnico tende a valorizzare la propria funzione e ruolo, resta il fatto che al di là delle percentuali quanti appongono la firma dovrebbero veder ripagata la maggiore responsabilità ricordando che per contratto non spetta ai non dirigenti una copertura assicurativa
Il regolamento prevede di affidare compiti ben definiti ad un gruppo di lavoro il che in linea teorica ci sembra giusto e corretto anche se all'atto pratico abbiamo profili professionali antiquati e non sempre rispondenti alle responsabilità, Profili, mansionario non sono questioni da sottovalutare
anche la formazione, destinata all'intero settore tecnico e non solo a quanti percepiscono incentivi, dovrebbe avere uno spazio maggiore. Da anni sosteniamo che l'assenza di strumenti di lavoro e programmi aggiornati ed efficienti, la mancanza di formazione periodica e costante nell'arco dell'anno siano questioni dirimenti da affrontare e risolvere e potremmo farlo anche a partire dal Regolamento degli incentivi
altri aspetti che lasciano perplessi sono i tempi di corresponsione degli incentivi e i meccanismi di maturazione
Che fare allora?
presentare delle proposte condivise con il personale e chiedere la revisione del Regolamento almeno nelle parti piu' deboli e meno condivisibili
Sindacato Generale di base pisa
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