Sanità? Quale Sanità?

 Sanità? Quale Sanità?

di Rodrigo Rivas


fonte mariamuscara.com

Diversi decenni di tagli alla sanità hanno distrutto uno dei pilastri dello Stato sociale.
Il governo Meloni si propone di ultimare questo lavoro.
Ultimarlo, non iniziarlo.
Accorgersene solo ora e/o far finta che chi strilla non ha mai governato o l'ha fatto diversamente, è poco o per nulla credibile.
In Italia, lo smantellamento delle politiche sociali si è accelerato con Berlusconi ma, dal 2011 al 2022, il ministero della Salute è stato retto dai seguenti ministri: Renato Balduzzi (Governo Monti), Beatrice Lorenzin (PD), Giulia Grillo (M5S) e Roberto Speranza (Articolo Uno).
E le cifre cantano: fra tagli e minori entrate il Servizio Sanitario Nazionale ha perso in questi anni oltre 37 miliardi di euro.
Lo documentano i dati pubblicati dall'Osservatorio GIMBE nel rapporto intitolato “Il definanziamento 2010-2019 del Servizio Sanitario Nazionale”.
"Il finanziamento pubblico è stato decurtato di oltre 37 miliardi, di cui circa 25 miliardi nel 2010-2015 per tagli conseguenti a varie manovre finanziarie e di oltre 12 miliardi nel 2015-2019, quando alla Sanità sono state destinate meno risorse di quelle programmate per esigenze di finanza pubblica.
In termini assoluti il finanziamento pubblico in 10 anni è aumentato di 8,8 miliardi, crescendo in media dello 0,9% annuo, tasso inferiore a quello dell'inflazione media annua (1,07%)".
La stessa situazione viene descritta dai dati OCSE aggiornati al luglio 2019: l'Italia si attesta sotto la media europea sia per quanto riguarda la spesa sanitaria totale (3.428 dollari contro 3.980), sia per quanto riguarda la spesa pubblica (2.545 contro 3.038).
In definitiva, per la spesa sanitaria l'Italia precede soltanto i Paesi dell'Europa orientale, la Spagna, il Portogallo e la Grecia.
E' successo lo stesso in tutta Europa?
No. Non esiste hemmeno la stupida consolazione del mal comune mezzo gaudio.
Nel periodo 2009-2018 l'incremento percentuale della spesa sanitaria pubblica italiana si è attestato al 10%.
Nello stesso periodo l'incremento medio della spesa sanitaria pubblica europea è stato del 37%.
Quindi, non siamo davanti ad una novità ma davanti ad un peggioramento della situazione.
E sebbene la prima cosa da fare sia mandare a casa l'attuale governo, la seconda è imporre un cambiamento delle logiche e paradigmi di una sinistra che, avendo abbracciato i valori e le logiche neoliberiste, tende a ridursi celermente ad una pura espressione geografica priva di contenuti.

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