L’arte per combattere il decadimento cognitivo: una figlia racconta la storia di sua madre che soffre di Alzheimer
L’arte per combattere il decadimento cognitivo: una figlia racconta la
storia di sua madre che soffre di Alzheimer
di Laura Tussi
L’espressione artistica come arma per combattere le malattie
neurodegenerative, in particolare l’Alzheimer. La nostra Laura Tussi apre il
suo cuore e racconta la storia di sua mamma Angela, del suo percorso
all’interno della malattia e delle opportunità offerte dalla creatività e
dall’arte, che da sempre accompagnano la quotidianità di Angela. Non manca una
breve analisi, fortemente critica, della situazione italiana per quanto
riguarda l’assistenza a malati e anziani.
Vorrei raccontare una breve storia semplice, ma dolorosa. Una storia come
tante. Purtroppo. Ma che riguarda nello specifico mia madre e la sua malattia.
Intorno ai sessant’anni mamma è stata colpita da una ischemia cerebrale che, a
detta dei neurologi, le ha letteralmente ‘bruciato’ parte delle cellule di un
emisfero del cervello.
I postumi dell’ischemia si sono manifestati con una progressiva e
importante perdita di memoria, ossia delle facoltà mnemoniche che con gli
anni ha assunto i connotati di una demenza grave e adesso di un principio di
Alzheimer.
Ora mamma ha 82 anni
Lei soffre molto per questa sua condizione patologica con frequenti crisi
di pianto e con ricordi di parenti ormai trapassati che lei invece invoca e
crede ancora in vita e per cui soffre e si dispera. Per sopperire a questo
fortissimo disagio esistenziale, dovuto a un quadro clinico molto pesante e
grave, con l’aiuto mio, delle badanti e dell’educatrice, spesso mamma
realizza disegni a mano libera oppure colora grafiche prestampate.
La forza del colore e del tratto indica una particolare predisposizione per
questa forma d’arte. Infatti da giovane mamma si è sempre cimentata e prodigata
nel ricamo su stoffa e seguiva anche noi sorelle impegnate a frequentare
un’accademia di pittura nel tempo libero. L’impegno e l’acribia nella
concentrazione del dover ideare la grafica del disegno costituiscono un forte
stimolo per l’ideazione in un soggetto così fragile emotivamente come
mamma.
I colori dei sentimenti
I disegni della mia mamma Angela Belluschi che raccontava sempre le
avventure incredibili e a rischio di morte di mio nonno Luigi, sabotatore
dell’industria bellica, come operaio alla Breda di Sesto San Giovanni e
Resistente durante il ventennio fascista e contro il regime nazifascista. Mamma
ha realizzato vari disegni nei limiti dell’età e della grave patologia. Alcuni
disegni sono pubblicati nel mio libro Resistenza e Nonviolenza creativa e
altri sono pubblicati a corredo di vari miei articoli.
La forza dell’ideazione prende il sopravvento, con le seppur labili
capacità cognitive, sulla sua spiccata emotività e sofferenza psichica.
E questo suo cimentarsi nel disegno è un forte aiuto di distrazione
rispetto al dolore psichico ed emotivo tipico dell’Alzheimer che pervade
mamma.
Uno spaccato di vita famigliare
Credo di offrire tutto il supporto che sono in grado di dare a mamma nei
limiti della mia vulnerabilità emotiva. Le offro supporto con una vicinanza
intrisa di gioco e di scherzo e di complicità. O meglio insieme ci ‘alleiamo’,
scherzando, per prendere in giro papà e questo la solleva e la fa sorridere
perché i miei genitori si vogliono ancora molto molto bene. Ma poi, anche con
l’aiuto delle badanti, la seguo nella sua creatività che anche io ho ereditato
da lei. Una creatività che per mamma, quando stava bene, si esprimeva anche con
il ricamo e quindi con il disegno su stoffa.
La seguo nei disegni che realizza e che risultano essere un vero miracolo
di bravura date le sue condizioni. E penso che il disegno non sia solo uno
sfogo, un’arte per veicolare le sue tensioni, la sua tristezza, la grave
emotività che comporta questa malattia, ma è proprio un riscatto da questa sua
grave condizione. Quando mamma vede pubblicati i suoi disegni nei miei libri e
articoli, lei esprime tutta la sua gioia e felicità con bellissimi sorrisi e
comprende l’importanza della denuncia di questi governi criminali che fomentano
la guerra. Mentre noi siamo contro la guerra. Noi con i disegni e i colori
e la gioia della creatività vogliamo un mondo di Pace e di bellezza.
Penso proprio che questa grande motivazione creativa sia una importante e
significativa risorsa per mamma e per tutti coloro che sono affetti da sindromi
neurologiche e psichiatriche, la cui correlazione è sempre molto stretta come
sostiene il dottor Giulio Colombo, già viceprimario psichiatra che ha seguito
mamma. Il dottor Colombo ha dichiarato: «Conosco da anni la Signora e ritengo
che questa modalità di espressione con il disegno sia una importante e
creativa risorsa che contrasta il decadimento cognitivo e l’appiattimento
inesorabilmente sopraggiunti».
I disegni di mia mamma Angela Belluschi che raccontava sempre le avventure
incredibili e a rischio di morte di mio nonno Luigi sabotatore dell’industria
bellica, come operaio alla Breda di Sesto San Giovanni e Resistente durante il
ventennio fascista e contro il regime nazifascista. Mamma ha realizzato vari
disegni nei limiti dell’età e della grave patologia. Alcuni disegni sono
pubblicati nel mio libro Resistenza e Nonviolenza creativa e altri sono
pubblicati in vari miei articoli.
Penso che il disegno non sia solo uno sfogo, un’arte per veicolare le sue
tensioni, la sua tristezza, la grave emotività che comporta questa malattia, ma
è proprio un riscatto da questa sua grave condizione.
Grazie cara Mamma per queste bellissime rose colorate. Mia mamma
Angela soffre di Alzheimer e i servizi sociali adibiti alla cura di questa
malattia scarseggiano. Voglio denunciare la mancanza di stato sociale e di
assistenza agli anziani e ai più deboli, in quanto i governi
continuano a investire in armi e in guerra e questo è un vero crimine da parte
delle istituzioni nei confronti dei più bisognosi e delle frange deboli della
società. Mentre mamma vuole e ha sempre voluto la pace come noi tutti.
Lei che ha sempre lavorato una vita intera in catena di produzione, in
fabbrica, e ha contribuito a costruire e a risollevare il nostro Paese negli
anni del dopoguerra e che ha partecipato, con gli scioperi, agli anni caldi
della contestazione e ha vissuto quelli terribili dello stragismo
neofascista. Spero che questo mio contributo scritto sia utile per
trasformare le tante situazioni familiari difficili e dolorose, e così di altre
persone e famiglie nelle medesime condizioni, in qualcosa che possa essere
d’aiuto e generare cultura e bellezza.
Il Mosaico di Pace realizzato con i disegni di mamma Angela Comunica la
Nonviolenza con Nonviolenza.
Sitografia per approfondire:
Canale Facebook
Canale YouTube
Canale Mastodon
Canale Spotify “Poche note possono bastare”.
Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, I Partigiani della pace, EMI
Editrice Missionaria Italiana.
Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, Resistenza e Nonviolenza
creativa, Mimesis Edizioni.
Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, Memoria e futuro, Mimesis
Edizioni.
Con scritti e partecipazione di Vittorio Agnoletto, Moni Ovadia,
Alex Zanotelli, Giorgio Cremaschi, Maurizio Acerbo, Paolo Ferrero e altri
Commenti
Posta un commento