Scioperi in Brasile


Di fronte alle riforme antisociali del governo illegittimo presieduto da Michel Temer le centrali sindacali e i movimenti sociali hanno proclamato uno sciopero generale per venerdì 28 aprile 2017. Anche la chiesa cattolica nella persona del segretario generale della CNBB (Conferenza nazionale dei vescovi brasiliani) ha espresso appoggio allo sciopero. Lo smantellamento dello stato sociale colpisce la Previdenza, i contratti di lavoro, la scuola pubblica, la sanità. Inoltre si moltiplicano le privatizzazioni.

Diverse categorie di lavoratori hanno confermato la propria adesione allo sciopero generale che avrà luogo venerdì 28 aprile contro le riforme proposte dal governo di Michel Temer (PMDB), come quella della Previdenza e del lavoro.

In 26 Stati e nel Distretto Federale sindacati di lavoratori del settore pubblico e privato hanno reso nota l’adesione alla protesta. La paralizzazioni di bus, metro e treni è confermata nella Grande San Paolo e in altre 17 capitali.

I professori della scuola pubblica  di Alagoas, Bahia, Brasília, Paraná, Pará, Mato Grosso, Mato Grosso do Sul, Ceará, Amapá, Tocantins, Espírito Santo, Maranhão, Pernambuco, Piauí, Rio de Janeiro, Rio Grande do Norte, Rio Grande do Sul, Santa Catarina, Sergipe e São Paulo (municipale e statale) anch’essi hanno aderito alla mobilitazione.

Inoltre  docenti della rete privata di Alagoas, Pernambuco, Piauí, San Paolo, Rio de Janeiro e Minas Gerais hanno deciso di partecipare al movimento, che avrà anche l’adesione di professori delle università federali e statali di tutto il paese.

Piloti di aerei, copiloti e commissari di bordo hanno dichiarato lo stato di sciopero a San Paolo, Campinas, Rio de Janeiro, Brasília e Porto Alegre. Domani la categoria deciderà se paralizzare le attività.

I lavoratori dei settore aereo, che operano come meccanici di pista e ausiliari dei servizi generali, hanno deciso di realizzare una paralizzazione di 24 ore nell’aeroporto di Cumbica a Guarulhos  (SP) e Gilberto Freyre a Pernambuco.

I bancari incroceranno le braccia in 22 Stati, così come i metallurgici (in sette Stati), i lavoratori del commercio (in sei Stati), elettrici, chimici, del settore petrolifero e servizi idrici e delle poste. Anche i portuali di Santos appoggiano lo sciopero.  

Funzionari pubblici di diversi settori, incluso il giudiziario, interromperanno il lavoro in tutte le capitali e in decine di città medie. 

Secondo la Centrale Unica dei Lavoratori (CUT) il sistema Petrobras fermerà le attività nelle unità di San Paolo,  Minas Gerais, Espírito Santo, Amazonas, Pernambuco, Paraíba, Bahia, Rio de Janeiro e Ceará.

Le proteste sono organizzate dalle nove centrali sindacali (CUT, UGT, Força Sindical, CTB, Intersindical, CSP/Conlutas, Nova Central, CSB e CGTB) e avranno la partecipazione di movimenti sociali, come MTST (Movimento dei lavoratori senza tetto), UNE (Unione degli studenti) e MST (Movimento dei lavoratori senza terra), che si preparano a fare una manifestazione di fronte alla casa di Michel Temer a San Paolo.

(Fonte:  Jornal GGN, 26 aprile 2017
Traduzione di Teresa Isenburg)

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