Turn over al 75% negli enti locali...ma gli stanziamenti per i contratti sono fermi a 35 euro rispetto agli 85 medi promessi


Inversione di rotta o presa d'atto di una situazione drammatica?

Siamo propensi per la seconda ipotesi, da tempo era a tutti noto che il blocco del turn over aveva creato innumerevoli problemi, e nel caso dei piccoli comuni insormontabili, agli enti locali. Ora con il decreto enti locali si porta il turn over dall'attuale 25% al 75%, insomma su 10 pensionamenti passeremo da 2,5 assunzioni a 7,5, il triplo.

Con queste nuove regole saranno circa 7mila le assunzioni in più rispetto alle sole 5 mila previste con le attuali regole.

Ma invece di cantare vittoria sarebbe opportuno prendere foglio e penna per due calcoli supportati dai dati della Ragioneria dello Stato e da un documento Cgil ripreso dall'Anci prima ancora che arrivasse ai pc dei delegati del sindacato (il sindacato cinghia di trasmissione dei sindaci?)

Si parla infatti di 80mila lavoratori dal 2010 al 2018 persi nei Comuni ai quali aggiungere gli oltre 25mila per Province e Città metropolitane.

In tutto sono, e solo per il comparto autonomie locali si sono persi 105 mila posti di lavoro in solo 8 anni

Furbescamente l'Anci era uscita caldeggiando il passaggio del turn over al 75% rispetto al 50% inizialmente previsto con la nuova normativa, giusto per cantare vittoria asserendo che i Sindaci sono stati ascoltati e allo stesso tempo benedire l'approvazione dei decreti Minniti su immigrazione e degrado urbano

E a conferma di quanto abbiamo scritto arriva nella serata del giorno 11 il comunicato del presidente Anci che parla di «un grande successo e un’occasione per i sindaci», del resto per i Sindaci positive erano state perfino le finanziarie che tagliavano fondi agli enti locali, immaginiamoci adesso che arrivano piu' assunzioni

E cosi'i Comuni con più di 10mila abitanti potranno sostituire il 75% degli usciti.

Negli enti più piccoli, quelli con popolazione tra mille e 9.999 abitanti sarà possibile la sostituzione di tre usciti ogni quattro ma ad una precisa condizione ossia che l’ente abbia rispettato quei vincoli finanziari che rimangono in piedi e sempre che non si sia superato il rapporto dipendenti/popolazione previsto per i Comuni in dissesto

Da zero a mille abitanti turn over al 100% e dal 2018 gli enti virtuosi con spazi finanziari superiori all’1% delle entrate correnti avranno il turn over al 90.

Ma sempre dalla stampa leggiamo che allo stato attuale gli stanziamenti previsti per gli aumenti contrattuali non permetteranno di raggiungere gli 85 euro medi di aumento come previsto dalla intesa governo e sindacati del 30 novembre, la cifra sarebbe meno della metà ma ovviamente si vanno susseguendo cifre contraddittorie sull'effettiva entità delle risorse destinate ai rinnovi.

A conferma che questo decreto è dettato dalla impossibilità degli enti locali di fronteggiare emergenze come la manutenzione dei territori e giusto per coprire un po' il fallimento della Del Rio ecco arrivare finanziamenti aggiuntivi per le Province (200 milioni) che poi altro non sono che fondi Anas dirottati agli enti di area vasta per strade e territorio

Ma le ulteriori assunzioni e i pochi soldi destinati alla manutenzione delle strade non rimettono in discussione né la Del Rio né la 243/2012.

Il pareggio di bilancio, che applica una norma costituzionale (ricordate il fiscal compact?) rimane al suo posto e proprio da qui partono i veri problemi per le autonomie locali

Commenti