La Cub di Pisa : manca una vera politica del personale al comune di Pisa
Quale politica del personale?
Conferenza stampa Cub Comune di Pisa
Il nuovo ordinamento professionale è visto come un mero adempimento burocratico e non invece come occasione per rivedere l'insieme dei "mestieri" dell'Ente per poi procedere con progressioni verticali riservate al personale interno e selezioni concorsuali per l'esterno (con la riserva del 50% dei posti agli interni)
Alcuni Enti locali hanno dispensato il personale che ha prestato servizio a tempo indeterminato da alcune prove concorsuali preselettive, sarebbe utile sapere se questa è la volontà dell'Ente nell'immediato futuro come anche la possibilità di sfruttare al massimo le progressioni interne di carriera
Per queste ragioni la Cub convoca oggi una conferenza stampa per sapere se la attuale giunta e quella futura vogliano un confronto con il sindacato per una anagrafe aggiornata delle competenze da cui dovrebbe scaturire l'atto di indirizzo della Parte politica all'Ufficio Personale sul prossimo piano dei Fabbisogni di personale e una politica atta a valorizzare il personale interno dotandolo di strumenti di lavoro e formazione adeguati.
Da tempo registriamo situazioni caotiche con continue richieste al personale di mansioni e carichi aggiuntivi mancano investimenti nei dpi e negli strumenti di lavoro
Abbiamo avuto ben 5 mesi prima del 1 Aprile 2023 quando entrerà in vigore il Nuovo Ordinamento Professionale ma questo tempo non è stato utilizzato proficuamente. E quindi sarà alquanto difficile procedere con le selezioni interne per il prossimo triennio e programmare le progressioni verticali future.
In ciascun Profilo esistono diverse posizioni di lavoro e altrettante competenze, i profili sono del resto una sorta di cornice di massima che non esprime appieno le competenze presenti nell'Ente . Anche il piano della formazione dovrebbe essere rivisto in base a questi percorsi "virtuosi" prima di procedere anche ai fabbisogni di personale.
Se poi parliamo di progressioni orizzontali il nuovo ccnl prevede criteri innovativi che demandano alla contrattazione di secondo livello che non potrà essere improvvisata o condotta in fretta e furia sapendo che alcuni Enti pensano alle Peo, chiamiamole con il vecchio nome, come valorizzazione delle stesse competenze acquisite e verificate.
Chiudiamo su due questioni. La politica degli appalti è stata fallimentare, sono state bandite gare al ribasso facendo perdere salario alla forza lavoro. Poi, per il personale comunale, sulle modalità
lavorative diverse da quella in presenza, argomento sul quale la parte
sindacale ha espresso, in 4 Commissione consiliare, opinioni e punti di vista
assai diversi da quelli della Parte pubblica, è indispensabile avviare un
confronto sulle normative contrattuali e sulla loro applicazione reale per
restituire motivazioni e retribuzione al personale intervenendo al contempo sulle
condizioni di lavoro, per reinternalizzare i servizi e dare dignità contrattuale e retributiva a tutta la forza lavoro.
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