Se perfino L'Onu interviene sullo sciopero generale di Alfredo Cospito....

 L’Onu ha chiesto all’Italia di rispettare tutte le regole su tortura e libertà personale nel caso del detenuto politico Alfredo Cospito detenuto al 41-bis.



Chiunque oggi invochi a giorni alterni la Costituzione dovrebbe invece riflettere sul richiamo dell'Onu che invoca il rispetto della dignità e dell'umanità del trattamento in carcere in linea per altro con quanto prevedeva la Carta scritta da chi il carcere lo aveva subito direttamente nel periodo fascista.

Un paese senza memoria che non ha mai fatto i conti prima con il Fascismo e  poi con la stagione della lotta armata, preferisce invece ignorare quanto accade negli istituti di pena, deviare altrove il proprio sguardo e nascondersi dietro al rigore giustizialista dello Stato che dimostra di avere invece una visione angusta e parziale dello stesso concetto di giustizia.

Cosa dice in sostanza l'Onu?

Ricorda all'Italia il divieto di tortura, di trattamenti e punizioni  tanto disumane quanto degradanti, il divieto di sottoporre il detenuto a sperimentazioni mediche o scientifiche a tutela  della  dignità umana di chiunque sia privato, perchè in carcere, della libertà personale.

E l'Italia?

Al pari di ogni regime autocratico non risponde, non sappiamo se arriveranno repliche dal Governo ma la situazione nelle carceri è al collasso e i trattamenti disumani sono ormai diffusi in tutte le Istituzioni totali oggi esistenti.



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