Inail: cifre ballerine su infortuni e morti sul lavoro

La media giornaliera dei morti sul lavoro parla di 2,4 o 2,5 morti sul lavoro.

Nei primi 10 mesi del 2019 sono state 896 i morti sul lavoro, un anno fa erano stati 945, bastano questi dati per parlare di riduzione delle morti sul lavoro? Pensiamo di no, le statistiche ci hanno abituato a cifre oscillanti, a piccole diminuzioni seguite poi da aumenti delle denunce di infortuni e di morti, i numeri sono sempre tra i piu' elevati nei paesi della Ue. Ma se guardiamo i dati con una lente diversa si capisce che tutto dipende dagli eventi che causano la morte di piu' lavoratori, i cosiddetti incidenti plurimi dai quali dipende l'oscillazione dei numeri.

Per esempio nel 2019 ci sono meno incidenti in itinere e piu' incidenti mortali, non si dice una parola invece sulle ore lavorate, sul numero reale della forza lavoro, elementi indiscutibili e necessari anche a fini statistici che invece vengono omessi.

Poi se guardiamo i dati relativi alle denunce di infortunio si capisce che il trand è in aumento di quasi l'1 per cento, aumentano gli infortuni e anche gli incidenti in itinere, incidenti non mortali ma con mesi di degenza e spesso danni permanenti. E sempre per restare ai numeri anche le malattie professionali legate al lavoro aumentano, quasi 1300 in piu' per superare quota 51 mila.





Cifre ballerine ma estremanente eloquenti a dimostrare che infortuni, malattie sul lavoro sono tutt'altro che in diminuzione
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