Internalizzare i servizi...e il personale!

A seguire il comunicato redatto dalla delegata rsu ugl e dal sindacato generale di base. Parliamo di una residenza per anziani di proprietà pubblica che recentemente ha annunciato la volontà di volere internalizzare servizi da anni affidati in gestione a cooperative. Una inversione di tendenza che salutiamo con piacere e al contempo avanziamo alcune osservazioni e proposte


Molto si va parlando della Aspp M. Remaggi (Comune di Cascina in Provincia di Pisa) e della reinternalizzazione di alcuni reparti la cui gestione è stata esternalizzata anni fa. 

Erano tempi nei quali il blocco delle assunzioni impediva politiche assunzionali capaci di gestire i servizi ma allora chi gestiva la struttura pensava  fosse inevitabile una parziale esternalizzazione dei servizi.

Non basta reinternalizzare servizi se prima non si ha una idea di come gestire una Rsa, se non si costruiscono sinergie durature con la Regione Toscana e la Asl territoriale, se non si mettono a norma impianti e strutture.

Prendiamo atto, e ne siamo felici, che si voglia reinternalizzare alcuni servizi ci auguriamo che esistano non solo gli atti ma anche le necessarie coperture economiche e i capitoli di bilancio per questa importante operazione.

E allo stesso tempo vorremmo anche avanzare alcune proposte, ad esempio reinternalizzare servizi assicurando al personale oggi impiegato in cooperativa una sorta di punteggio per accedere ai concorsi. Perchè a scanso di equivoci il personale impiegato nei padiglioni esternalizzati non è mai stato alle dipendenze della Aspp e non potrebbe ritornare alla stessa come accaduto in alcuni Enti locali che hanno cambiato idea reinternalizzando servizi.

Ma allo stesso tempo questo personale da anni opera dentro una struttura pubblica ed ha acquisito esperienze e conoscenze da non disperdere. Le normative attuali, costruite per esternalizzare  e dismettere servizi e non per la gestione diretta degli stessi, non sono certo di aiuto, cosi' come i tetti di spesa in materia di personale che continuano ad operare nell'ombra, resta il fatto che sarebbe un grave errore non costruire percorsi atti a internalizzare non solo i servizi ma anche il personale

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