L’impegno delle donne contro la guerra
L’impegno delle donne
contro la guerra, contro militarismo, bellicismo e colonialismo. Un ponte tra
ieri e oggi e tra nord e sud
di Laura Tussi
Le donne prime protagoniste delle innumerevoli
iniziative spontanee di opposizione all’inutile strage della prima guerra
mondiale e la storia del protagonismo delle donne anche durante la resistenza
al fascismo.
Donna è Pace
Le donne prime protagoniste delle innumerevoli
iniziative spontanee di opposizione all’inutile strage della prima guerra mondiale e la storia del
protagonismo delle donne anche durante la resistenza al fascismo.
Illustrazione di Giulio Peranzoni dal
libro "La violenza non è il mio destino" di Tiziana Di Ruscio.
Prefazione e Postfazione di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici. Introduzione di
Rita Trinchieri
L'impegno per la pace per
noi donne è emancipazione nostra e del genere umano nel suo insieme
L’impegno delle donne contro la guerra, contro militarismo, bellicismo e
colonialismo, è parallelo già nell’ottocento all’impegno del movimento
emancipazionista, per i diritti delle donne.
Tante le figure, gli atti, i momenti e i documenti, le lotte.
Nel mondo: Anna Kuliscioff, Rosa Luxemburg, Bertha Von
Suttner e molte altre.
Le donne contro il culto della patria e
della femmina fattrice e angelo del focolare domestico
Notevoli figure anche in Italia Anna Maria Mozzoni tra le prime
sostenitrice dell’emancipazione della donna: critica il culto della patria
impresso nella cultura e nell’ideologia dominanti a partire dal sapere
scolastico, dei libri di testo, della formazione degli insegnanti.
Paolina Schiff una delle prime donne laureate in Italia nel corso di una
manifestazione pacifista a Milano nel 1888 definisce la guerra un "avanzo
di barbarie". Fondò con Anna Maria Mozzoni la lega degli interessi
femminili e il sindacato delle orlatrici, il primo sindacato femminile di
categoria.
Maria Montessori con il saggio
Educazione e pace e il suo celebre ossimoro "educazione arma della
pace"
Maria Montessori, grande pedagogista, e tra le figure più
significative del movimento emancipazionista, lavorerà molto sul rapporto
tra educazione e pace. Nel libro La pace e l’educazione pubblicato a
Ginevra nel 1932 afferma che per pace si intende generalmente la fine della
guerra. Ma questo concetto, puramente negativo non è solo quello della pace. La
pace vera fa pensare al trionfo della giustizia e dell’amore fra gli uomini: rivela
l’esistenza di un mondo migliore dove regna l’armonia.
Le donne con le donne:
un portato sociale e culturale rivoluzionario
Alla fine dell’ottocento grande fioritura di associazioni pacifiste dalle donne e con
le donne. Centrale la presenza delle donne dell’anticolonialismo: un protagonismo
che si manifestò anche nelle piazze, nelle manifestazioni popolari dopo la
disfatta di Adua che portarono alla caduta di Crispi. La lega femminile di
Pavia in un manifesto scrive che le donne pavesi memori della lotta per
liberare la patria, afflitta da tanti lutti, trepidanti sulle sorti dell’Italia
cui né amore, né utilità può venire dalla guerra africana, chiedono un ritiro
delle truppe e la restituzione all’Italia di tante vite preziose.
Movimenti femminili a
favore della pace e del pacifismo nel mondo
Importanti le riviste che tra ottocento e novecento si distinsero
nell’elaborazione della comunicazione del pensiero femminile anche sulla
questione della pace e della guerra. La più rilevante è La Donna del
1868 che testimonia gli albori della coscienza pacifista delle italiane e nel
1871 pubblica l’appello alle donne dei due mondi per il disarmo della pacifista
Jiulia Ward Howe impegnata per promuovere un movimento femminile in favore
della pace e portavoce delle prime iniziative di pacifiste italiane.
Viva opposizione delle
donne nella Resistenza al fascismo e al colonialismo
È viva l’opposizione delle donne italiane alla conquista della Libia e alla
guerra mondiale e questa opposizione resta viva attraverso e oltre la guerra,
benché in generale resti incontestabile il fatto che, come nel resto d’Europa,
il nazionalismo nelle donne fu più forte e visibile del pacifismo.
Tra le altre saranno proprio alcune delle veterane - come Maria Giudice e
Giuseppina Moro, arrestate e internate - a rappresentare la storia del
protagonismo delle donne anche durante la resistenza al fascismo (Mirella
Scriboni in Guerre e pace marzo 2011 pagina 48).
Ma già a guerra in corso vedremo le donne prime protagoniste delle
innumerevoli iniziative spontanee di opposizione all’inutile strage della prima guerra mondiale.
Un ponte di pace tra Memoria e
futuro. Da
Milano ad Alife con l’Albero della Pace
TeleRadio-News: Da Milano ad Alife, un ponte tra nord
e sud, la preside Maddalena Di Muccio visita l’Albero della Pace e la
cantautrice e Testimonial per la Pace e la Nonviolenza Agnese Ginocchio le dona
il libro Memoria e Futuro, Mimesis Edizioni
Le scuole di Milano lanciano un ponte di gemellaggio della pace nel
casertano con Emergency
Maddalena Di Muccio, Dirigente Scolastica dell’Istituto
Comprensivo “Capponi” di Milano, visita l’Albero della Pace della sua
terra natia, lanciando un messaggio di Pace in solidarietà con il popolo
afghano ed il ricordo di Gino Strada.
L'impegno con
Emergency. Le donne testimoni di pace nel passato e nel presente tra Memoria e
futuro
La Dirigente scolastica davanti all’Albero della Pace ha preso l’impegno di
organizzare con la sua scuola la Marcia per la Pace con la presenza della
Fiaccola della Pace, con la messa a dimora dell’Albero della Pace che verrà
dedicato a Teresa Sarti e a Gino Strada, fondatori di Emergency.
A settembre proporrà subito il progetto inserendolo nella programmazione
scolastica.
La presidente del
Movimento per la pace e il collegamento pacifista con le scuole del milanese
Da questo presidio di Pace dedicato ai percorsi della memoria storica dei
100 anni della grande guerra, dove la tappa della Fiaccola della Pace
organizzata in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Alife, negli anni
in cui la prof.ssa Di Muccio aveva insegnato presso il citato Istituto
scolastico ricoprendo l’incarico di funzione strumentale e di vice Preside, è
avvenuto l’incontro con la Presidente del Movimento per la Pace Agnese
Ginocchio. Qui si è parlato di impegno, di formazione e di educazione sui
temi della Pace e della difesa della Madre Terra.
Un impegno della
scuola per i più fragili. Sempre in prima linea dalla parte degli ultimi
L’Istituto Comprensivo “Capponi” alla guida della Preside Di Muccio ha
fatto un ulteriore salto di qualità; la neo Dirigente scolastica ha saputo ben
coniugare l’impegno educativo dei docenti con le esigenze degli alunni,
rispettando i tempi di ciascuno e dando un particolare occhio di riguardo ai
più deboli, ai disagiati e ai portatori di handicap, ossia i diversamente
abili.
Il valore dell'ascolto tra donne, tra
persone e tra i fragili di madre terra. Un dialogo di pace e di emancipazione
Proprio verso questi “ultimi” la Preside si è impegnata a far ripristinare
il montascale ormai fermo da anni, ma soprattutto la Di Muccio ha rilanciato il
valore dell’ imparare ad ascoltare chi si ha di fronte, un qualcosa che forse
con il tempo e con la vita sempre più frenetica, si rischia di smarrire
impedendo di entrare nei panni di chi si ha di fronte.
E' necessaria una scuola dotata di senso
di umanità e sensibilità verso i più fragili e quindi per gli ideali della pace
Quello di Dirigente scolastico è un ruolo molto impegnativo, ma se fatto
bene non può che apportare alla scuola un miglioramento generale. “Abbiamo
bisogno di Presidi dotati di sensibilità e di umanità di Presidi che educhino
ai valori della Pace. Maddalena Di Muccio figlia del sud, che proviene da una
forte esperienza vissuta in terra di frontiera, possiede tutte le capacitò per
essere un ottima Dirigente scolastica, siamo certi che onorerà la sua e nostra
terra con il suo impegno educativo”, ha riferito Agnese Ginocchio.
Un ricordo per la guerra in Afghanistan
e per tutti i conflitti armati imposti dai poteri forti
Come anticipato, la dirigente scolastica ha espresso un messaggio di
solidarietà auspicando la Pace per il tormentato popolo afghano e ha preso
l’impegno di aprire le porte della sua scuola alla Pace, organizzando la Marcia
per la Pace con la presenza della “Fiaccola” che verrà portata eccezionalmente
a Milano e di mettere a dimora l’Albero della Pace e dedicarlo a Teresa Sarti e
Gino Strada, fondatori di Emergency, l’organizzazione umanitaria che opera in
territori di guerra e in Afghanistan.
La scuola si apre alla memoria di Gino
Strada, riattualizza l'operato di Emergency e il ricordo dei Magistrati Falcone
e Borsellino
Il grande medico Gino Strada con la sua Emergency, la cui sede di Milano
per alcuni giorni ha ospitato la camera ardente, si stima abbia curato, dal
1994 a oggi, oltre 11 milioni di persone. A Gino Strada infine, il Movimento
per la Pace ha dedicato il faretto solare donato dalla famiglia “Pietro e
Roberta Cornelio”, installato proprio nell’area in cui si trova l’Albero della
Pace e quello dedicato ai magistrati Falcone e Borsellino di Alife, alla
vigilia della sua dipartita.
L'arte per il bene comune della memoria
storica
Ma non finisce qui perché prossimamente sono in programma altre importanti
iniziative dedicate ai fondatori di Emergency. A seguire una visita davanti al
vicino Albero dedicato ai Magistrati
Falcone e Borsellino dove di recente si è svolta la commemorazione
della 29° strage di Via D’Amelio. La Preside Di Muccio essendo laureata anche
in architettura e disegno, ammirando la locandina del dipinto in miniatura
posto ai piedi dell’albero di magnolia dedicato al Giudice Borsellino, si è congratulata con l’artista Giancarlo Offreda di Alife,
autore del magnifico dipinto inaugurato ed esposto proprio durante la serata in
onore di Borsellino.
Il saggio Memoria e
futuro e la rete di educazione alla terrestrità: un neologismo molto attuale
Al termine la Presidente del Movimento per la Pace casertano, ha fatto dono
alla Dirigente scolastica, a cui è legata da un’amicizia di vecchia data, del
libro “Memoria e futuro” da poco edito in tutte le librerie
italiane (Edizioni Mimesis, autori: Laura Tussi e Fabrizio Cracolici,
in cui è presente anche un contributo della Ginocchio), che tratta proprio la
questione ambientale con l’obiettivo della “Costruzione della rete per
l’educazione alla terrestrità”.
Un legame e
collegamento di bene tra nord e sud all'insegna dell'ecologismo e della
nonviolenza per la pace
La preside Di Muccio ha fatto sapere che la sua scuola è stata nominata
“Scuola Green”, quindi tutto scorre in sintonia, come una mano che abilmente sa
muovere il filo sulla tela per realizzare un magnifico intreccio di legami tra
nord e sud, nel comune denominatore della Pace, attraverso l’esercizio della
memoria e dell’impegno che deve spingere ogni giorno colui a cui è stato
affidato il non facile compito di essere “educatore”. Con la Pace tutto è
possibile.
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