Un appello al movimento pacifista perché si mobiliti
Un appello al movimento pacifista perché si mobiliti
"Mi
meraviglia il nostro silenzio di fronte a un'esercitazione di guerra
nucleare"
di
Laura Tussi
Il
missionario comboniano Alex Zanotelli interviene sulla esercitazione Nato che
si è conclusa con un pericoloso colpo di scena. Putin ha infatti organizzato
una immediata controesercitazione simulando un lancio di missili nucleari di
risposta a un attacco nucleare Nato. Tutto questo è avvenuto in autunno 2023.
Alex
Zanotelli ha criticato anche Putin per aver risposto alla Nato con una
controsimulazione nucleare in grande stile: "E’ incredibile altrettanto
che la Russia abbia risposto con un’esercitazione sempre in chiave nucleare,
tra l’altro supervisionata dallo stesso Putin, il cui obiettivo è quello
principale è proprio quello di testare la prontezza delle forze nucleari nel
rispondere a un attacco. E’ pazzia collettiva la nostra in un momento in cui si
rischia davvero una guerra nucleare sia nel contesto dell’Ucraina sia nel
contesto del Medio Oriente e della Palestina. Si rischia davvero una guerra
nucleare".
DIECI
GIORNI DI WAR GAMES NUCLEARI IN TUTTA ITALIA
Inizia lunedì 16 ottobre nella base
aerea di Aviano (Pordenone) l'edizione 2023 di “Steadfast Noon",
l'esercitazione che la NATO organizza annualmente per addestrare le
aeronautiche militari dei paesi membri all'impiego in un conflitto di armi
nucleari.
La maxi-esercitazione ha interessato
fino al 26 ottobre buona parte dell'Italia, in particolare le regioni
centro-settentrionali, la Puglia, la Sardegna, il basso Tirreno, il mar
Adriatico e la vicina Croazia.
Le aree dei war games saranno
interdette alla navigazione aerea; inoltre sono stati predisposti corridoi di
transito per far raggiungere ai velivoli con e senza pilota le aree operative
sul Tirreno dalle basi di Aviano e Ghedi Brescia (entrambe ospitano le testate
nucleari ammodernate B-12-61 di US Air Force), Amendola (Foggia) Gioia del
Colle e Trapani-Birgi.
All'esercitazione hanno partecipato
13 paesi NATO con una sessantina di cacciabombardieri predisposti all'impiego
di armi nucleari.
La pace, le armi nucleari e il Friuli
Venezia Giulia.
Mentre
la guerra mondiale a pezzi, col rischio di escalation anche nucleare si amplia
dall’Ucraina alla Palestina, e 22 attivisti denunciano alla Procura la presenza
illegale di armi di distruzione di massa a Ghedi e Aviano, arriva in Friuli
Venezia Giulia il test di guerra atomica per le nuove bombe B61-12, teleguidate
e a potenza variabile a mezzo del wargame Nato “Steadfast Noon”, in svolgimento
sui nostri
cieli
nei giorni dal 16 al 26 ottobre 2023.
Come ha risposto La Tavola della
Pace?
La
Tavola per la Pace del Friuli Venezia Giulia si è fatta interprete della
legittima preoccupazione della gente in proposito. Da un anno ormai ha chiesto
ai Prefetti di Trieste e Pordenone notizie dei Piani di Emergenza in caso
d’incidente nucleare, al Porto triestino e alla Base aerea friulana. Ma di
questi Piani non si è saputo ancora
nulla.
Quante armi nucleari sono stoccate
nel nostro Paese?
In
Italia è certezza che vi siano 100 armi nucleari nella base di Aviano e di
Ghedi. E’ talmente certo che ne scrivono tranquillamente anche i quotidiani
nazionali, come Il Sole 24 Ore https://www.ilsole24ore.com/art/nucleare-italia-oltre-100-ordigni-usa-ecco-dove-sono-stati-dislocati-AEp5NH2B
L’Italia ha
ratificato il 24 aprile 1975 il Trattato di non Proliferazione (TNP), il
trattato si basa sul principio che gli Stati in possesso di armi nucleari si
impegnano a non trasferire armi di tale natura a quelli che ne sono privi,
mentre questi ultimi, Italia compresa, si obbligano a non ricevere e
acquisire il controllo diretto o indiretto di ordigni nucleari.
L'impiego
di armi nucleari.
Nell’ambito di
questo programma, gli Stati Uniti mantengono la custodia e il controllo
assoluto delle armi nucleari presenti sul territorio italiano. Ad oggi le
bombe nucleari B61 mod 3 e mod 4 sono custodite in due località, 50 presso la
base aerea di Aviano, e le altre nella base di Ghedi. Gli F-16 Fighting Falcon
facenti parte della 31ª Fighter Wing statunitense hanno sede presso la base di
Aviano, mentre i Panavia Tornado del 6º Stormo Alfredo Fusco hanno sede a
Ghedi.
Il
movimento pacifista ha firmato un trattato Onu il TPAN che gli è valso il
Premio Nobel per la pace nel 2017. Un'autentica rivoluzione per la pace
mondiale
L’Italia invece NON ha
firmato e ratificato il Trattato per la proibizione delle armi nucleari
approvato il 7 luglio 2017 dall’assemblea generale delle Nazioni Unite ed
entrato in vigore il 22 gennaio 2021. Anche in assenza di questa sottoscrizione
che esplicitamente ed automaticamente qualificherebbe come illegale la
detenzione di ordigni nucleari, la denuncia sostiene che l’illegalità sia
certa.
E infine, sempre
stando alla denuncia, mancherebbero le licenze e/o autorizzazioni
all’importazione di armi visto che l’accertata presenza sul territorio
presuppone necessariamente un loro passaggio attraverso il confine.
In
questo contesto quale ruolo ricopre la legge 185 del 1990?
Qualsiasi autorizzazione,
peraltro, si legge nella denuncia, confliggerebbe con l’articolo 1 della legge
185/90 che recita: “l’esportazione, l’importazione, il transito, il
trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiale di armamento
nonché́ la cessione delle relative licenze di produzione e la delocalizzazione produttiva
devono essere conformi alla politica estera e di difesa dell’Italia. Tali
operazioni vengono regolamentate dallo Stato secondo i principi della
Costituzione repubblicana che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali”.
Ma
è possibile la presenza di armi nucleari sul territorio italiano e non solo
anche in base all'articolo 11 della Costituzione e al diritto internazionale?
Possiamo da chiederci
come sia possibile che a fronte dell’art. 11 della Costituzione, siamo tra i
principi fondamentali, sia possibile la presenza di armi nucleari nel nostro
territorio. O la Costituzione non vale niente è uno straccio per darci
l’illusione di essere uno Stato civile, o se vale come dovrebbe, se davvero
contiene principi condivisi, voluti e reali non si capisce come nessun
giudice si pronunci contro la presenza di armi nucleari sul nostro territorio.
Per tenere se non altro
la memoria allenata qui di seguito il testo dell’art. 11 Costituzione Italiana
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli
altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;
consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di
sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra
le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a
tale scopo.”
Le
due superpotenze si affrontano e sfidano con giochi di deterrenza nucleari
mettendo a repentaglio la sicurezza dell'umanità
Nella situazione
tesissima per la guerra in Ucraina e Palestina, gravi preoccupazioni ha sollevato
l’esercitazione con sottomarini e missili intercontinentali delle forze
nucleari Russe, contrapposta all'esercitazione nucleare Nato "Steadfast
Noon” con le atomiche Usa a Aviano e il porto nucleare di Trieste, fra Italia
Adriatico e Croazia. L'Europa è in posizione assai delicata, con le
esercitazioni che si svolgono mentre i fronti di guerra si allargano, rischiando
di coinvolgere nuovamente Kosovo Serbia e Bosnia-Erzegovina. La Comunità internazionale
deve lavorare per garantire la fine dei conflitti, tanto più se nucleari.
Pugwash,
organismo composto da fisici da tutto il mondo che ha ricevuto il premio Nobel
per la Pace, è ormai realtà sorpassata?
Il Friuli Venezia Giulia
aveva inserito nello Statuto non ratificato dal Parlamento nazionale, la
contrarietà alle armi di distruzione di massa. Deve ora fare la propria parte,
bandendo prese di posizione manichee e costruendo una diplomazia di Pace con le
Regioni dell'Alpe Adria, anche per mezzo di una nuova Legge regionale per la
Pace.
Nei giorni delle
esercitazioni, al Centro Internazionale di Fisica Teorica di Miramare, ha avuto
luogo il Pugwash Council Meeting per un mondo libero dalle armi nucleari. Il
Pugwash, organismo
composto da fisici da tutto il mondo che ha ricevuto il premio Nobel per la
Pace, ha fornito supporto scientifico al dialogo fra Stati per conseguire i
Trattati di controllo sulle armi nucleari, stracciati ora a causa della guerra
in corso.
Le
risposte dei Movimenti della Pace.
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