300 mila studenti senza pc

 La pandemia avanza e tra le misure adottate per contrastare i contagi la didattica a dustanza. Ma dopo tanti mesi poco si è fatto per dotare le famiglie indegenti di strumenti informatici indispensabili per seguire le lezioni a distanza o per lavorare in modalità smart. Anche il decreto Ristori stanzia fondi insufficienti tanto che ad oggi sono ben 300 mila gli studenti impossibilitati a collegarsi non avendo strumenti informatici, 85 milioni non coprono in reale fabbisogno.

Fatti due conti dovrebbero, il condizionale è d'obbligo, arrivare circa 210\1 mila dispositivi digitale a fronte di un fabbisogno di 283 mila, ancora piu' drammatica la situazione sulle connessioni, sono previsti fondi per un terzo delle necessità appurate a inizio anno scolastico.

ad oggi il 75% delle lezioni dovrebbe avvenire non in presenza ma se i contagi dovessero aumentare, come previsto, la percentuale  già tra una decina di giorni potrebbe aumentare 

La scarsa diffusione della banda larga, la carenza di connessioni e pc, troppo pochi i computer a disposizione delle scuole, sono la fotografia di un paese per il quale la digitalizzazione è ancora un miraggio.

Non si tratta di sposare la Dad ma di prendere atto che la didattica a distanza rischia di ripercuotersi negativamente sulla istruzione delle classi sociali meno abbienti per le quali il costo di un pc e la connessione possono rappresentare un problema economico di non poco conto. Di questo e di molto altro il Governo in questi mesi avrebbe dovuto occuparsene  con atti concreti e finanziamenti adeguati

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